Il 18 giugno 1949 in una street parade per le vie di Roma fa la sua prima apparizione il gruppo che di lì a poco tempo assumerà il nome di Roman New Orleans Jazz Band. Nel mese di settembre registra la colonna sonora del documentario "Il porto di Ancona" e in ottobre, con una formazione composta da Giovanni Borghi, Luciano Fineschi, Marcello Riccio, Ivan Vandor, Franco Nebbia, poi sostituito da Giorgio Zinzi, Bruno Perris, Pino Liberati e Peppino d'Intino, suona in jam session con Louis Armstrong, Jack Teagarden e Earl Hines. È proprio Armstrong a dare il nome al gruppo che nel marzo del 1950 incide cinque brani per Parlophon considerati i primi esempi di New Orleans revival italiano. Lo stesso mese si esibisce in una jam session con Bill Coleman e Big Boy Goodie di passaggio a Roma e il 3 giugno 1950 prende parte al 2° Festival Nazionale del Jazz a Milano. Nel dicembre, dopo essere stata diffidata dal continuare a provare in un garage del quartiere romano dei Parioli, inizia a suonare al Mario's Bar, un locale di via Porta Pinciana di proprietà di Mario Canetti. Il 20 dicembre 1951 il Mario's Bar chiude e l'orchestra passa alle Pleiadi di via Sistina. Nel gennaio del 1952 è la protagonista del documentario "Il Blues della domenica", di Valerio Zurlini. Nell'aprile, prende parte al Secondo Salone Internazionale del Jazz di Parigi. Nel gennaio e febbraio del 1953 incide undici brani per la Voce del Padrone con Carlo Loffredo al contrabbasso al posto di Pino Liberati. Nell'aprile del 1953 Riccio, Vandor e Zinzi abbandonano l'orchestra e vengono sostituiti dal clarinettista Euclide Zoffoli e dal pianista Tom Fornari. Qualche mese dopo rientrano Riccio, Vandor e Zinzi, ma se ne va Luciano Fineschi, sostituito da Carlo Capodieci. La seduta di registrazione del 17 novembre 1953 sembra l'ultima della storia del gruppo. Carlo Loffredo dà vita a una nuova Roman New Orleans Jazz Band con altri musicisti, salvo il batteri sta Peppino d'Intino, ma è costretto da una sentenza a ribattezzare il gruppo Seconda Roman New Orleans Jazz Band. La Roman , dopo un periodo di relativa stasi e con il rientro di d'Intino, con Marcello Rosa al trombone, Umberto Cesari al pianoforte al posto di Zinzi e con l'aggiunta di Sergio Battistelli al vibrafono, riprende l'attività suonando al Rugantino di Trastevere. La sigla è destinata a non morire mai...
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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