Il 7 maggio 1925 nasce a Parigi da una famiglia toscana emigrata in Francia per motivi di lavoro Sergio Bernardini il futuro fondatore della Bussola di Focette, uno dei locali simbolo degli ultimi anni Cinquanta e dei primi Sessanta. Quando i suoi genitori tornano in Italia per gestire una trattoria a Torino, lui si lega agli ambienti dell’antifascismo piemontese e nel 1944 entra a far parte della Resistenza a Cuneo. Dopo la Liberazione, nel 1947 attraversa a piedi l’Appennino, arriva in Versilia e si stabilisce a Viareggio dove si specializza nella gestione di vari locali da ballo e night: la Capannina, il Gatto Nero, L’Eden e il Caprice. Il primo gruppo scritturato per la Capannina è la Hot Jazz Band, un trio che schiera al pianoforte il futuro giornalista Piero Angela. Nel 1955 rileva la Bussola di Focette, destinata a diventare sotto la sua direzione uno dei locali più importanti d’Italia. Bernardini è stato uno dei personaggi più importanti della storia della musica leggera del dopoguerra. Manager attento e di grande fiuto è riuscito ad assumere nella canzone un ruolo che in molti ritengono sia equivalente a quello svolto da Remigio Paone o Garinei & Giovannini per il teatro. Muore a Baldichieri il 2 ottobre 1993.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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