Il 24 dicembre 1931 nasce a Philadelphia, in Pennsylvania, il piccolo Raphael Homer Bryant, destinato a diventare un famoso pianista con il nome di Ray Bryant. Cresciuto in una famiglia di musicisti con la madre e una sorella pianiste e il fratello maggiore contrabbassista, inizi a prendere confidenza con lo studio delle sette note fin dai primi anni di vita. Il suo primo strumento è il contrabbasso e soltanto dopo aver terminato le scuole secondarie passa al pianoforte. Nel 1950 ottiene la prima vera scrittura della sua carriera da Mickey Collins. Nei tre anni successivi suona con Tiny Grimes e Billy Kretchmer. Assunto come pianista fisso al Blue Note di Philadelphia accompagna musicisti famosi come Charlie Parker, Sonny Stitt, Miles Davis, Sonny Rollins e molti altri. Proprio il lavoro sul pianoforte del locale gli dà modo di farsi conoscere e apprezzare dalle stelle che si trova ad accompagnare. Alcuni di loro, infatti, lo chiamano a New York per partecipare all'incisione dei loro dischi. Dal 1956 diventa il pianista di Carmen McRae alternando l’impegno d’accompagnatore con varie esperienze nei gruppi di Dizzy Gillespie, Max Roach, Jo Jones, Charlie Shavers e Sonny Rollins. Nel 1959 si mette in proprio e da allora preferisce suonare quasi esclusivamente in trio o da solo. Muore il 2 giugno 2011.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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