Il 3 dicembre 1912 nasce a Bosa, in provincia di Oristano, Giuseppe Carta detto Beppe o anche Peppe, uno dei personaggi chiave del jazz italiano del primo dopoguerra. Diplomatosi in contrabbasso all'Accademia di Santa Cecilia a Roma, già negli anni Trenta fa parte di varie orchestre italiane e straniere guidate da grandi direttori come Alfredo Vitelli, Dick Stauff, Bruno Martelli, Armando Trovajoli, Enzo Ceragioli, Piero Morgan, Gorni Kramer e tanti altri. Dal 1939 al 1941 è a New York in pianta stabile. Nella Grande Mela suonato con vari musicisti americani. Nel 1944 e nel 1945 insieme a Mario Ammonini, Rolando Cecconi, Adriano De Carolis e Libero Tosoni fa parte del quintetto swing di Armando Trovajoli. All’inizio degli anni Cinquanta se ne va in Sudamerica e per ben tre anni, dal 1953 al 1956, suona a Bogotà (Colombia). Di ritorno in Italia partecipa all'attività dell'Hot Club di Roma entrando poi a far parte dell'orchestra di Musica leggera della Rai di Roma.
Muore nel mese di luglio del 1997.Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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