Nel 1968 in tutta Italia dilaga la protesta dei giovani che chiedono un profondo cambiamento della società e l’affermazione di valori nuovi. Il 31 dicembre 1968 il movimento studentesco decide di contestare l’inutile spreco dei veglioni di Capodanno e prende di mira La Bussola, il locale più alla moda di quegli anni. Fin dalle prime ore della sera convergono sul locale giovani provenienti da tutta la Toscana e dalle regioni vicine. Nei confronti degli avventori volano sputi e qualche schiaffo, ma la situazione, pur tesa, sembra essere sotto controllo. I contestatori, circa tremila, assediano il locale dove duemila persone hanno pagato un biglietto molto salato per festeggiare Capodanno con l’esibizione di Fred Bongusto e Shirley Bassey. La situazione sembra in una fase di stallo quando la polizia lancia una dura carica contro gli assedianti. La protesta degenera in scontri che durano tutta la notte. Il bilancio finale è di quattordici feriti, uno dei quali, lo studente Soriano Ceccanti, colpito da un colpo d’arma da fuoco alla schiena resterà paralizzato. La grande epopea della Bussola e del boom economico è finita.
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