L’11 marzo 1921 nasce a Mar del Plata, in Argentina, il musicista e compositore Astor Piazzolla, l’artista che con il suo bandoneón, una piccola fisarmonica poligonale viene considerato il massimo esponente del Tango moderno. Dopo aver compiuto regolari studi classici sotto la guida di grandi maestri come Ginastera e Boulanger, la sua opera si orienta quasi esclusivamente alla rivitalizzazione del Tango. La sua scrittura raffinata, tesa e struggente, e i suoi assoli di bandoneón, ricchi di accenti ritmici direttamente derivati dal jazz ne fanno un musicista unico nel panorama mondiale. Nel 1931 incontra a New York il leggendario Carlos Gardel, che, intuendone il talento, gli propone una parte nel film “El dia que me quietas”. Nel 1967 scrive Maria de Buenos Aires, il primo musical interamente ispirato al Tango che viene rappresentato con grande successo nei teatri di tutto il mondo. Con lui la musica da ballo argentina incontra il jazz e diventa adulta. Forma varie orchestre, tra cui il celebre Conjunto 9, collabora con jazzisti come Gerry Mulligan e Gary Burton e con cantanti come Milva. Alla sua fertile vena compositiva si devono due opere, un oratorio, vari brani per orchestra, le colonne sonore dei film “Enrico IV” di Marco Bellocchio, “Tangos” e “Sur” di Fernando Ezequiel Solanas e oltre 300 tanghi. Muore a Buenos Aires il 4 luglio 1992.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento