Il 19 aprile 1889 nasce a Napoli Giovanna Cardini, una cantante e fantasista destinata a lasciare un segno nella storia dello spettacolo italiano con il nome d’arte di Nina De Charny. Nel 1906, a diciassette anni debutta nella sua città natale cantando al Teatro Mercadante alcune canzoni scritte per lei da Rodolfo Falvo. Tre anni dopo parte per la sua prima tournée in tutto il territorio italiano suscitando grandi entusiasmi con un repertorio che mescola romanze, brani classici e canzoni napoletane tra cui Core ‘e mamma di Capolongo e Murolo che in breve diventa il suo “cavallo di battaglia”. Nel 1910 è l'unica cantante italiana a esibirsi a Londra in uno spettacolo con artisti inglesi, americani e francesi. Poco tempo dopo parte per gli Stati Uniti dove ottiene un grande successo con canzoni come Marechiare e 'A marina 'e Tripoli. La sua carriera termina bruscamente in una sera di luglio del 1913. Dopo aver cantato al teatro Luciano di Salerno, infatti, la cantante scompare senza lasciare traccia. Qualche anno dopo si parlerà di una fuga d'amore in Brasile, ma di lei nessuno saprà più nulla
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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