Il 20 agosto 1950 nasce Patrizia Vistarini, destinata a diventare con il nome d’arte di Mita Medici, uno dei sex symbol italiani tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Figlia dell'attore Carlo Silva, nel 1965 a soli quindici anni vince il concorso Miss Teenager. A sedici fa il suo debutto cinematografico nel film “L’estate” di Paolo Spinola cui segue nel 1969 il grande successo di "Pronto c'è una certa Giuliana per te" di Massimo Franciosa. Nello stesso anno si fa notare anche nel mondo della canzone con il singolo Nella vita c'è un momento con il quale partecipa al concorso la Caravella di Bari. I risultati migliori arrivano però dal cinema dove interpreta film come "Colpo di sole" di Mino Guerrini, "Come ti chiami amore mio?" di Umberto Silva o "Plagio" di Sergio Capogna. Non mancano poi performance teatrali come, nel 1973, la partecipazione al musical "Ciao Rudy" di Garinei e Giovannini. Nel 1974 arriva anche il grande successo televisivo con "Canzonissima". Nel 1978 dopo aver portato in scena "Il mercante di Venezia", di Shakespeare per la regia di Cobelli, se ne va negli Stati Uniti per frequentare prima il "Lee Strasberg Theatre Institute" e poi "L'actors Studio". Al ritorno in Italia riprende la sua attività privilegiando soprattutto il teatro e la televisione pur senza disdegnare qualche partecipazione cinematografica. Tra gli anni 1991-93 è stata tra le animatrici dell'Associazione Culturale "Lo Studio". A lei Le Orme hanno dedicato la canzone Mita Mita.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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