Il 2 settembre 1913 a Roberson County, nel North Carolina, nasce il trombettista e cantante Frank Galbreath. Talento precoce, nel 1929, a soli sedici anni, ottiene il suo primo ingaggio e se ne va a Washington per suonare con i Domino Five. Successivamente entra a far parte dei Kelly's Jazz Hounds e all'inizio degli anni Trenta lavora con varie formazioni tra cui quella di Billy Stewart con la quale si esibisce al Word's Fair di Chicago. Verso la metà degli anni Trenta si stabilisce a New York dove suona al fianco di alcuni dei maggiori leaders, quali Fletcher Henderson, Jelly Roll Morton, Willie Bryant, Edgar Hayes, pur senza prender parte a sedute di incisione. Nel 1939 lavora con le orchestre di Lucky Millinder e di Jimmy Mundy. Proprio con quest'ultima registra i suoi primi dischi per l'etichetta Varsity. Tra il 1940 e il 1943 è uno dei componenti stabili dell'orchestra di Louis Armstrong e poi passa a quella di Charlie Barnet. Nell'immediato dopoguerra suona e incide con le orchestre di Louis Russell, Willie Bryant, Tab Smith, Billy Eckstine, Sy Oliver e ancora Lucky Millinder, conquistandosi una buona reputazione più come “spalla” capace di sostenere le evoluzioni dei solisti che come solista in proprio. Negli anni Cinquanta suona per qualche tempo con una sua band al Savoy di New York prima di passare, nel 1959 con Benny Goodman. Nel 1960 è con Ray Charles, nel 1961 con Fats Domino, nel 1963 con Sammy Davis. Verso la metà degli anni Sessanta decide di ridurre l’attività ritirandosi ad Atlantic City dove suona con gruppi locali sino al 1969. Muore nel 1971.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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