Il 13 ottobre 1936 nasce New York la cantante Shirley Foy, più conosciuta come Bunnie Foy. La sua è una famiglia di musicisti. Sua madre è una violinista, suo padre un chitarrista, i suoi zii suonano tutti il sassofono e le sue quattro sorelle sono anche esse cantanti. La piccola Bunnie fin da bambina inizia a familiarizzare con tutti i tipi di canto popolare e rurale della cultura afroamericana come il gospel, blues, spirituals, anche alcuni tipi di canti africani e caraibici. In seguito frequenta la New York Schools of Music, studiando pianoforte teoria e solfeggio. In quel periodo collabora e studia anche con John Coltrane e Junior Cook. Negli anni Cinquanta a soli quattordici anni entra a far parte dei Delltones, un quintetto vocale di rhythm ann blues che si esibisce accompagnato da contrabbasso, batteria e da un gruppo di trombonisti tra i quali spiccano i nomi di Slide Hampton, Melba Liston, Dave Baker e Chuck Connors. Lavorato anche con musicisti come Count Basie e Maynard Ferguson. Nel 1959 si trasferisce a Parigi dove canta con il trio del pianista Pierre Franzino che diventerà suo marito. Tornata nel 1965 a New York canta con Archie Sheep e poi entra a far parte del gruppo di Charlie Shavers, che schiera Jo Jones alla batteria. Dal 1966 al 1968 collabora con Curtis Potter nelle sue composizioni e arrangiamenti per sedici voci Nel 1969 torna in Europa e, dopo una breve permanenza a Parigi e a Nizza si trasferisce a Milano per lavorare sugli arrangiamenti per Big Band scritti dal batterista Gil Cuppini. L’anno dopo Enrico Intra la vuole come voce solista nella sua Messa d’oggi, eseguita alla Certosa di Pavia e alla Fenice di Venezia. Negli anni Settanta Bunnie Foy collabora con alcuni dei maggiori protagonisti del jazz di quel periodo, da Franco Cerri ad Art Blackey, da Mario Rusca a Pino Presti Giampiero Boneschi a Johnny Griffin, da Bruno De Filippi a Sante Palumbo, da Freddie Hubbard a Tullio De Piscopo e Paolo Tomelleri. Nel 1977 collabora con Franco e Stefano Cerri alla realizzazione di un album di armonie sperimentali e l’anno dopo reinterpreta in chiave jazz i più grandi successi di Gorni Kramer accompagnata dallo stesso Kramer alla fisarmonica. In quegli anni insegna anche canto jazz nella scuola "Nuova Milano Musica". Instancabile e curiosa sperimentatrice non abbandona mai la scena e ancora nel 2007 ha registrato un disco con il pianista Jean-Sébastien Simonoviez, il contrabbassista François Gallix, il batterista Yohan Serra alla batteria e il sassofonista Gael. Muore a Nizza il 24 novembre 2016.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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