Il 19 dicembre 1994, mentre tutti i suoi ammiratori attendono da mesi il suo nuovo album, Bruce Springsteen fa parlare di sé per ragioni di cronaca. Il rocker statunitense vince, infatti, la sua battaglia legale contro una piccola casa discografica britannica, la Dare, che era intenzionata a pubblicare un album di suoi vecchi brani, registrati nel 1971 in modo artigianale. Springsteen si era preoccupato di bloccare l’iniziativa perché, come dichiarato dai suoi legali, «I nastri, registrati nel New Jersey in modo poco professionale e in circostanze diverse da quelle attuali, potrebbero danneggiare la sua immagine». Tra le condizioni accessorie della sentenza c’è quella che prevede che la casa discografica debba restituire al “Boss” tutte le registrazioni oggetto della causa, di cui era venuta in possesso in modo del tutto casuale.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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