Il 24 dicembre 2004 i giornali di tutto il mondo pubblicano una notizia che lascia perplessi gli appassionati di rock and roll. Lisa Marie Presley, la figlia del leggendario Elvis, ha venduto i diritti sulle opere, sul nome, sull’immagine e sul catalogo del padre. In cambio di cento milioni di dollari versati parte in contanti e parte sotto altre forme, infatti, ha ceduto quasi interamente la Elvis Presley Enterprises alla CKX, una società dietro la quale si muove Robert Sillerman, uno dei guru del music business. La CKX, quindi, controllerà tutti i diritti assumendo il controllo dell’intera discografia. A Lisa Marie resteranno Graceland, la dimora-museo di Memphis, gran parte degli effetti personali del Re del rock and roll e il 15% della sua ex società. Finisce così, un po’ malinconicamente, il tentativo avviato da Priscilla, l’ex moglie di Presley, nel 1980 di gestione diretta da parte degli eredi dell’immenso patrimonio non soltanto materiale lasciato dal grande Elvis.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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