Il 28 dicembre 1915 nasce a Danbury, nel Connecticut, il sassofonista Al Klink. Nel 1939 entra a far parte dell'orchestra di Glenn Miller, con la quale lavora per molti anni conquistandosi uno spazio importante e una notevole popolarità. Tra i suoi dischi più significativi registrati durante il lungo sodalizio con Miller c’è anche il leggendario In the mood nel quale duetta con Tex Beneke e Boulder Buff. Dopo la morte di Miller e lo scioglimento dell'orchestra Al Klink entra a far parte per un breve periodo della big band di Benny Goodman e nel 1943 di quella di Tommy Dorsey nella quale emergere come solista di sax tenore denunciando l'influenza esercitata da Lester Young sulla sua maturazione artistico-strumentale. Nel 1947 entra a far parte dello staff della stazione radio WNEW. Negli anni Cinquanta suona e incide con le orchestre di Steve Allen, Mundell Lowe, Sauter Finegan e Jim Timmens oltre che con una sua formazione comprendente il pianista Dick Hyman, il chitarrista Mundell Lowe, il bassista Trigger Alpert e il batterista Eddie Shaughessy. Sempre nel corso degli anni Cinquanta lavora per un breve periodo come musicista di studio per la stazione radio NBC. Negli anni successivi sostituisce Bud Freeman nella World Greatest Jazz Band di Yank Lawson e Bob Haggart. Verso la fine degli anni Settanta si esibisce a New York con un quintetto comprendente George Masso, già con lui nella World Greatest Jazz Band, John Bunch, Milt Hinton e Butch Miles. Muore il 7 marzo 1991 a Bradenton, in Florida.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento