Il 13 gennaio 1953 nasce a Bologna la cantautrice Antonietta Laterza, una delle principali esponenti della canzone femminista. Nel 1975 pubblica per l’alternativa e prestigiosa etichetta Cramps il suo primo album Alle sorelle ritrovate. Registrato dal vivo in un concerto con la chitarrista svizzera Nadia Gabi, il disco raccoglie canzoni destinate a diventare la colonna sonora delle manifestazioni del nascente movimento femminista. In quel periodo si esibisce in Francia, in Germania, in Danimarca e nei circuiti alternativi italiani. Nel 1979 pubblica per la Divergo il suo secondo album Le belle signore arrangiato da Riccardo Zappa. Nel 1980 partecipa alla rassegna della canzone d'autore organizzata dal Club Tenco di Sanremo accompagnata da una rockband. Inizia così una fase diversa da quella cantautorale degli inizi, decisamente più sperimentale. Nel 1982 si avventura sui terreni dell’elettronica con Make up, un album che contiene anche il brano Italian slip interpretato in seguito anche da Ivan Cattaneo. Nel 1987 con due brani come Splendidi perchè e Roosevelt Goodbye affronta un tema difficile come quello della propria disabilità per leggere la realtà, del mondo. Nel 1989 compone e interpreta il musical “Pelle di sirena” e l’anno dopo partecipa al Nuovo Cantagiro. Nel 1992 pubblica per la Fonit Cetra l’album Donne a Marrakesh. Nel 2003 è la conduttrice di “Io mi amo e tu?”, un incontro che parla di bellezza, sessualità e affetti delle donne disabili, con contributi musicali e visivi. Nel 2005 pubblica Sirene, un album che raccoglie le sue canzoni più belle insieme ad altre inedite. Nell’ottobre dello stesso anno realizza Mix Appeal uno show musicale con Freak Antoni, Alessandra Mostacci e Ugo Consales dove le diversità sono rappresentate attraverso ironia e pulsione onirica. Nel 2008 scrive e dirige il musical teatrale
"PepperMonaPuppis". Nel 2010 realizza il mediometraggio Sauvage con
la regia di Gianmarco Rossetti. Nel 2018 pubblica il catalogo Sirena Cyborg, un catalogo
interattivo dotato di QR code per la visualizzazione in tempo reale dei
contenuti multimediali.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento