Il 24 febbraio 1977 hanno ufficialmente inizio le trasmissioni a colori della RAI. La decisione di dare il via alla programmazione a colori ha trovato a lungo un feroce oppositore in Ugo La Malfa, il segretario del Partito Repubblicano che teme un rilancio dei consumi in tempi in cui, a suo parere, è prioritario il contenimento dell’inflazione. Secondo l’esponente politico l’Italia dovrebbe prevedere un periodo di sacrifici per contenere il debito verso l’estero in una fase in cui la bilancia dei pagamenti è fortemente in passivo. In fondo, pensa La Malfa, la televisione a colori è un genere voluttuario di cui si può fare tranquillamente a meno ancora per un po’...
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento