Il 2 marzo 1943 nasce a Pittsburgh, in Pennsylvania, il chitarrista e cantante George Benson. Inizia a suonare la chitarra all'età di otto anni e porta ancora i calzoni corti quando entra a far parte di vari gruppi di rhythm and blues della sua città In quel periodo partecipa anche a varie registrazioni per la Columbia e la A & M Records. A diciassette anni comincia a interessarsi al jazz stimolato dal compagno di suo madre, buon chitarrista e fan appassionato di Charlie Christian. Nel 1962 viene scritturato dal gruppo di Jack McDuff con il quale rimase fino al 1965, anno in cui forma un proprio gruppo che pubblica anche alcuni dischi per la Columbia. La formazione schiera Ronnie Cuber al sax-baritono, Lonnie Smith all'organo e Phil Turner alla batteria. La sua reputazione cresce notevolmente a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta quando registra insieme a musicisti come Freddie Hubbard, Ron Carter, Hubert Laws, Herbie Hancock, Airto e soprattutto Miles Davis con il quale incide il famoso Miles in the sky. Negli anni Settanta il suo stile si avvicina decisamente alla musica di consumo. Ottiene un notevole successo ma delude un po’ le aspettative di quanti vedevano in lui un continuatore del pensiero musicale di Charlie Christian. In realtà la sua carreira continuerà a oscillare tra la tentazione del lato più commerciale della musica e i periodici ritorni nell’ambiente del jazz. A lui si deve nel 1979 l’ideazione di un nuovo tipo di chitarra messo in commercio dalla Ibañez.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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