Eufemia Benussi, in arte Femi Benussi, nasce il 4 marzo 1945 a Rovigno d'Istria. Dopo aver conseguito il diploma si iscrive all’Università. La sua aspirazione è quella di laurearsi in Lettere e Filosofia e di restare nel mondo della scuola, come ricercatrice o come insegnante. Come accade spesso il destino finisce per metterci lo zampino. La bella Eufemia, provata da una delusione d’amore, se ne va a Roma da una zia giusto per cambiare aria e rimettersi in sesto. Qui incontra il cinema e la sua vita cambia per sempre. Il suo debutto sullo schermo avviene con una piccola parte ne “Il boia scarlatto” diretto da Max Hunter, al secolo Massimo Pupillo. È il 1964 e la sua bellezza mediterranea non passa inosservata. Nel 1965 Pasquale Festa Campanile la scrittura per il suo “Una vergine per il principe” e l’anno dopo Pier Paolo Pasolini le affida il ruolo di Luna in “Uccellacci e uccellini”. A partire dagli anni Settanta diventa una delle icone del cinema italiano grazie anche alla sua naturalezza e alla disponibilità a interpretare scene di nudo. Quando il cosiddetto “cinema di genere” comincia a dare i primi segnali di crisi, Femi Benussi, riduce progressivamente la sua presenza sullo schermo fino a ritirarsi praticamente dalle scene all’inizio degli anni Ottanta.
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