Il 24 aprile 1975 viene prodotta l’ultima Citroën Ds. È una 23 i.e. di colore blu. Dopo 1.456.115 vetture (1.330.755 prodotte in Francia, il resto in Gran Bretagna e Belgio) la linea di montaggio della Ds si ferma per sempre. Per i francesi resta per sempre la “Dea”, una sorta di maestosa divinità delle strade, anche grazie al gioco di parole (Ds in francese si legge “Déesse”, come il termine che significa appunto “Dea”). Nell’immaginario collettivo dell’Europa però la Ds è “lo Squalo”, un placido, sonnacchioso e indistruttibile squalo pronto a divorare chilometri di strada con sicurezza e affidabilità. Quando viene presentata per la prima volta al pubblico il 5 ottobre 1955, all’apertura del Salone dell’Automobile di Parigi, segna un salto di qualità nelle tecniche di costruzione. Si può dire che al suo apparire tutte le altre auto appaiono improvvisamente superate. Quel salone sancisce un successo incredibile con un migliaio di prenotazioni nella prima ora, che diventano più di diecimila il primo giorno e circa ottantamila a fine esposizione. Un bel risultato per una vettura non proprio alla portata di tutte le tasche visto che costa 930.000 franchi (oltre 25.000 Euro di oggi!). Per dare un’idea della qualità delle innovazioni basta pensare che ancora oggi le soluzioni tecniche adottate dalla Ds sono utilizzate, sia pur con qualche ammodernamento, su moltissimi modelli. È il caso del cambio semiautomatico, delle sospensioni autolivellanti o del ripartitore di frenata, soltanto per fare qualche esempio. Un bel risultato per un’auto la cui progettazioni si può dire inizi nel 1938 quando Pierre Jules Boulanger, allora presidente della Citroën lancia l’idea della VGD (Vehicle à Grande Diffusion), una vettura di classe superiore, altamente tecnologica e dall’aerodinamica innovativa. Il lancio dell’auto è fissato per il 1940, ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale cambia le prospettive. Gli studi riprendono nel 1950. Ci si mettono in tre: l’ingegnere André Lefebvre, il meccanico-stilista Flaminio Bretoni e il geniale sperimentatore idraulico Paul Magès. La Ds è pronta già nel 1954, ma allo Squalo manca un motore adeguato. Inizialmente si pensa a un sei cilindri totalmente nuovo, ma le difficoltà costringono il team di progettisti a ripiegare sul già collaudato motore della Traction 11 Cv aggiornandolo. Superato anche l’ultimo ostacolo la Ds è pronta a farsi ammirare dal mondo e a lasciare un segno indelebile nella storia dell’automobilismo.
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