
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
31 maggio, 2021
31 maggio 2000 – Addio all'imperatore del Mambo

30 maggio, 2021
30 maggio 1962 - Calci, pugni e colpi di testa

29 maggio, 2021
29 maggio 1927 - Dick Hafer, un campione dell'ancia doppia

28 maggio, 2021
28 maggio 1939 - Wojciech Karolak dal sassofono all’organo

27 maggio, 2021
27 maggio 1934 - Il primo mondiale di calcio in Italia

26 maggio, 2021
26 maggio 2007 – Niente concerto a Roma per Barbra Streisand

25 maggio, 2021
25 maggio 2002 – Quando i Sex Pistols tornarono per soldi

24 maggio, 2021
24 maggio 2002 - Umberto Bindi, il capostipite

23 maggio, 2021
23 maggio 2008 - Dopo vent’anni torna Indiana Jones

22 maggio, 2021
22 maggio 1950 - Bernie Taupin, l’alter ego di Elton John

21 maggio, 2021
21 maggio 2004 - Nuova sede dell’Associazione Percento Musica

20 maggio, 2021
20 maggio 1933 – Il sassofono baritono di Charles Davis

19 maggio, 2021
19 maggio 1956 - La prima pietra dell’Autostrada del Sole

18 maggio, 2021
18 maggio 1957 – Celentano e Mina al Festival del Rock and roll di Milano

17 maggio, 2021
17 maggio 1932 - Dave Izenzon, un cesellatore del contrabbasso

16 maggio, 2021
16 maggio 2007 - Nicolas Sarkozy è il nuovo presidente francese

15 maggio, 2021
15 maggio 1988 – Ligabue? Un giovane dj!

14 maggio, 2021
14 maggio 2004 - L’Art Ensemble of Chicago in tour ricordando Lester Bowie e Malachi Favors

13 maggio, 2021
13 maggio 1928 - Clara Jaione, la cantante dell’allegria

12 maggio, 2021
12 maggio 1935 – Nadia Liani, dal nuoto alla canzone

11 maggio, 2021
11 maggio 1926 - Beryl Bryden, la stella del jazz tradizionale britannico

10 maggio, 2021
10 maggio 1968 - "Les anarchistes", un inno per la notte delle barricate

09 maggio, 2021
9 maggio 1946 - Addio al re senza rimpianti

08 maggio, 2021
8 maggio 1899 - Jack Bland, il gelataio con l’hobby del banjo

07 maggio, 2021
7 maggio 1997 – L’Italia riconosce il diritto alla riservatezza

06 maggio, 2021
6 maggio 1880 - Jammo, jammo, 'ncoppa jammo, jà…

05 maggio, 2021
5 maggio 1968 – Tace il banjo di George Guesnon
Il 5 maggio 1968 muore a New Orleans, in Louisiana George Guesnon, uno dei più grandi banjoisti della storia del jazz. Nato nella stessa New Orleans il 25 maggio 1907 comincia a suonare il banjo sotto la guida di John Marrero, uno dei più rinomati maestri dello strumento, anche se si perfeziona da autodidatta. Ottiene il suo primo importante ingaggio professionale nel 1929 con gli Happy Pals di Kid Clayton che suonano all'Hummingbird Cabaret. A partire da quel momento lavora intensamente a fianco dei più prestigiosi leaders da Sam Morgan a Papa Celestin, da Chris Kelly a Buddy Petit. Tra il 1930 e il 1931 suona con la jazz band di Sam Morgan, in sostituzione del banjoista regolare Johnny Dave che avendo un lavoro fisso a New Orleans non può abbandonare la città. Nel corso degli anni Trenta si trasferisce a New York dove si esibisce alla testa di piccole formazioni da lui stesso organizzate e dirette eseguendo molte sue composizioni arrangiate da Jelly Roll Morton, con il quale per un certo periodo di tempo Guesnon si trova a coabitare. Nel 1935 si trasferisce a Jackson nel Mississippi dove si aggrega al gruppo del pianista Little Brother Montgomery. Sempre accompagnato da quest'ultimo si esibisce in veste di cantante l'anno successivo al St. Charles Hotel di New Orleans, registrando anche un disco dal vivo. Ancora in veste di blues-singer suona e incide a New York nel corso degli anni Quaranta alla testa di un suo gruppo nel quale si avvicendano buoni musicisti come Wingy Carpenter, Jimmy Shirley, Henry Goodwin, Art Hodes e Pops Foster. Nel dopoguerra torna alla ribalta nella sua città natale prima a fianco di Kid Thomas con il quale registra altri dischi per la American Music nel 1951 e quindi alla testa di una sua jazz band comprendente Kid Clayton, Joe Avery, Albert Burbank, Emma Barrett. Nel 1955 subentra a Lawrence Marrero nell'orchestra di George Lewis con la quale si esibisce prima in California e poi a New York, dove prende parte ad altre importanti sedute di incisione per la Blue Note. Nel biennio 1959-1960 realizza a New Orleans diversi dischi per la Icon, la Jazzology e la Jazz Crusade, in veste di cantante, chitarrista e banjoista solista, che lo consacrano definitivamente come uno dei più originali banjoisti che il jazz di New Orleans abbia avuto. Negli anni Sessanta effettua vari tour con i Livig Legends, esibendosi regolarmente alla Preservation Hall, sia alla testa di proprie formazioni sia come side-man di altri gruppi sino al 1965 anno in cui si ritira dalle scene attive.
04 maggio, 2021
4 maggio 1959 - Randy Travis, una stella del country

03 maggio, 2021
3 maggio 1934 - Moustaki, il meteco

02 maggio, 2021
2 maggio 2006 - Lo scandalo di Calciopoli

01 maggio, 2021
1° maggio 1994 - Addio ad Ayrton Senna

Durante il Gran Premio automobilistico di Imola di Formula 1, che si svolge il 1° maggio 1994, perde la vita il pilota brasiliano pluricampione del mondo Ayrton Senna. La sua morte getta nel lutto il mondo della Formula 1 e suscita grandissima emozione nel suo paese dove il pilota è un simbolo dell’orgoglio nazionale. In Brasile vengono proclamati tre giorni di lutto nazionale. Trentaquattrenne, Ayrton Senna, ha partecipato a centosessanta Gran Premi di Formula 1 vincendone quarantuno ed è stato Campione del Mondo di Formula 1 nel 1988, 1990 e 1991.
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