Il 6 maggio 1880 viene inaugurata la funicolare del Vesuvio, un mezzo di trasporto destinato a lasciare un segno anche nella storia della musica. Tutti conoscono l'aria e le parole di Funiculì funiculà, probabilmente la tarantella più famosa del mondo, ripresa anche da Richard Strauss nella sua Aus Italien. Pochi sanno però che si tratta di uno dei primi spot pubblicitari che la storia ricordi. La vicenda si svolge nel 1880 quando la "Thomas Albert Cook & Son" di Londra, che ha rilevato il pacchetto azionario dalla "Société anonyme du chemin del fer funiculaire du Vésuve", inaugura la funicolare vesuviana. L'inaugurazione avviene il 6 maggio, ma i napoletani non sembrano scomporsi più di tanto di fronte a questa meraviglia della tecnica. Un po' per il prezzo del biglietto, ma soprattutto per la diffidenza nei confronti della "carrozza 'e ferramenta", preferiscono continuare ad andare sul Vesuvio a cavallo del "ciuccio". In questa situazione il giornalista Peppino Turco scommette con gli amici che riuscirà a convincere i napoletani a usare la funicolare. Scrive di getto i versi destinati a restare immortali e li fa musicare dal compositore stabiese Luigi Denza. Presentata per la prima volta all’albergo Quisisana di Castellammare di Stabia, la canzone trionfa alla Piedigrotta del 1880. Il successo è incredibile. Nel giro di un anno lo spartito con il relativo testo viene venduto in milioni copie in tutto il mondo. La storia non racconta se i napoletani abbiano poi cominciato a utilizzare la funicolare, ma a Turco poco importava ormai della scommessa…
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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