Il 21 giugno 1991 al Papessa Club di Padova si svolge il “Primo Festival italiano di musica e cultura hip hop”. La manifestazione rappresenta la definitiva consacrazione di nuovi generi come il rap e il ragamuffin, che in Italia, utilizzando largamente anche i dialetti, percorreranno una strada decisamente originale rispetto ai modelli stranieri cui fanno riferimento. Nel panorama musicale italiano questi generi rivendicano l’eredità della canzone politica degli anni Sessanta e Settanta e, supportati da testi aggressivi, conquistano una larga fascia di giovani grazie a canzoni come Batti il tuo tempo degli Onda Rossa Posse, Fight da Faida di Frankie Hi-NRG, Radio gladio di Sergio Messina, No Games di MC Fresh o Can’t hold us back dei South Force. Il genere suscita l’attenzione delle major discografiche e, soprattutto nel caso del rap, vedrà il crescere parallelo di percorsi meno ostici, più commerciali, che promuoveranno molti nuovi protagonisti della musica leggera italiana come Jovanotti o gli Articolo 31.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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