Il 4 giugno 1980 un terribile incidente immobilizza per sempre su una sedia a rotelle Franco Gasparri, considerato il personaggio più emblematico dell’Italia dei fotoromanzi, il più acclamato eroe di questo mondo di carta. Figlio del famoso illustratore Rodolfo Gasparri alla cui penna si devono moltissimi manifesti cinematografici degli anni Cinquanta, diventa famoso interpretando personaggi avventurosi e romantici in fotoromanzi seriali come “Le avventure di Jacques Douglas”. Quando il cinema si accorge di lui rifiuta di rifare per il grande schermo i ruoli che l’hanno reso famoso su carta e cerca di ritagliarsi uno spazio diverso. Dopo qualche estemporanea presenza in film erotico - romantici il suo momento di massimo splendore arriva negli anni Settanta quando presta la sua immagine a “Mark il poliziotto”, il commissario della squadra narcotici deciso, spericolato e lesto di mano. Il film, costato poco più di duecento milioni di lire, incassa oltre sette miliardi dando vita a un paio di altrettanti fortunati sequel. Il bel tenebroso dei fotoromanzi finisce immobilizzato su una sedia a rotelle dopo l’incidente stradale avvenuto il 4 giugno 1980 e muore il 28 marzo 1999 quasi dimenticato.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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