Il 30 luglio 1936 nasce a Lettsworth, in Louisiana, Buddy Guy, uno dei migliori rappresentanti del blues moderno di Chicago. Il suo stile, ricco di richiami e citazioni prese dal classico blues degli stati del Sud da cui proviene, fa di lui uno del "campioni" di quell’aggressività verbale tipica della scuola sudista. Passa l'infanzia a Baton Rouge, nei pressi di New Orleans e impara a suonare la chitarra giovanissimo poi si sposta nell'Illinois e per un po' si stabilisce a Chicago seguendo il percorso classico dei grandi bluesmen provenienti dal sud profondo e razzista. Proprio a Chicago viene notato da Magic Sam che lo aiuta a registrare i primi dischi grazie alla stima e soprattutto gli apre le porte dei maggiori club della città come il Theresa's, il Curley's Bar, il Big John's e l’Apex Club. Alla fine degli anni Sessanta è ormai popolarissimo e vive da protagonista il rinnovato interesse per il blues dei giovani europei suonando anche al fianco dei Rolling Stones.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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