Il 27 settembre 1997 Bob Dylan partecipa a Bologna a un concerto nell'ambito del Congresso Eucaristico. L'evento è caratterizzato dalla presenza del Papa al quale alcuni ragazzi leggono i testi di Forever young e Blowin' in the wind prima dell'esibizione del cantautore. Quando Bob Dylan sale sul palco, forse perché è reduce da una serie di cure per problemi cardiaci appare gonfio e dà l'impressione di essere sofferente. La canzone d'apertura del suo breve concerto è Knockin' on heaven's door. La band che l'accompagna è composta da Dave Kemper alla batteria, Larry Campbell alla chitarra, Bucky Baxter al dobro e ai cori e Tony Garnier al basso. Il Papa assiste al concerto seduto su una specie di scranno collocato lateralmente al palco. La seconda canzone è A hard rain's a-gonna fall. Al termine del brano Tony Garnier si avvicina a Dylan e gli annuncia che può andare a salutare il Papa. Il cantautore si toglie il cappello e lo raggiunge. Dopo il breve omaggio torna sul palco e chiude l'esibizione con Forever young, un esplicito omaggio a Wojtyla.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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