Il 12 novembre 1976, nel corso di un raduno che si svolge al Bronx River Community Center, un giovane dj del liceo Stevenson, Kevin Donovan diventa il leader della gang degli Zulu del Bronx con il nome di Afrika Bambaataa. Inizia così la lunga storia musicale (e non soltanto musicale) dell'artista che per primo con il suo lavoro ha elevato lo standard di qualità del rap portandolo fuori dai ghetti neri. Bambaataa è il primo a capire le potenzialità espressive dell'hip hop e ad adattarlo senza concessioni di principio a un gusto pubblico dal gusto più sofisticato e intellettuale.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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