All'inizio degli anni Ottanta nessuno ancora la conosce, ma in breve tempo la sigla P2 diventerà il simbolo dei misteri d’Italia. Tutto inizia il 6 maggio 1981 quando, nell’ambito dell’inchiesta sul banchiere Michele Sindona, i carabinieri perquisiscono la sede della massoneria italiana a Palazzo Giustiniani a Roma e sequestrano numerosi documenti sulla loggia P2 di Licio Gelli. Si tratta di una loggia massonica segreta o ‘coperta’, come si chiama in gergo. Quella che sembra una normale operazione d’indagine per acquisire elementi utili alle indagini si rivelerà in breve tempo un complicato intreccio tra politica e affari ricco di misteri e di punti oscuri, molti dei quali non saranno mai completamente chiariti. L’8 maggio si decide di formare una commissione parlamentare d’indagine sui rapporti tra funzionari pubblici e la loggia massonica P2. Il 20 maggio 1981 viene resa nota resa nota una prima lista dei presunti iscritti alla P2. Fanno scalpore, tra gli altri, i nomi del segretario del partito socialdemocratico Pietro Longo, degli imprenditori Silvio Berlusconi e Angelo Rizzoli, dei giornalisti Maurizio Costanzo e Roberto Gervaso, dei banchieri Roberto Calvi e Michele Sindona e del cantante Claudio Villa.
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