Il 26 giugno 1956 muore il trombettista Clifford Brown. Nato a Wilmington, nel Delaware, il 10 ottobre 1930 entra in possesso della prima tromba nel 1945 quando il padre gliene regala una in occasione della iscrizione alla high school. È Robert Lowery, un musicista che organizza manifestazioni jazzistiche a Wilmington, il suo primo maestro. Nel 1948 ottiene alcuni ingaggi a Philadelphia, dove ha occasione di incontrare e suonare assieme a Miles Davis e Fats Navarro. Nel 1949 suona quasi per caso nella big band di Dizzy Gillespie, sostituendo il ritardatario Benny Harris. Brown si diploma in matematica al Delaware State College, ottenendo una borsa di studio per il Maryland State College dove suona nell'orchestra locale, composta da circa quindicielementi per i quali compone e arrangia molti brani. Newllo stesso periodo a Philadelphia incontra Jay Jay Johnson, Kenny Dorham ed Ernie Henry. Il 21 marzo 1952, per la etichetta discografica Okeh, incide i primi brani con il gruppo rhythm & blues Chris Powell and his Blue Flames, guidato dal cantante e percussionista Chris Powell. Nell'estate del 1953, dopo una breve presenza nell’orchestra del sassofonista Jimmy Heath, viene ingaggiato dal pianista e arrangiatore Tadd Dameron. Nel 1953 entra a far parte della formazione del vibrafonista Lionel Hampton che hgli fornisce l’occasione per registrare vari dischi con musicisti europei. Al rientro negli Stati Uniti suona con Art Blakey. Nella primavera del 1954 inizia quello che è considerato il periodo migliore della sua straordinaria e breve parabola artistica con la collaborazione con Max Roach, il più grande batterista del be bop e, forse, della intera storia della musica improvvisata. L'esordio avviene al Tiffany Club di Hollywood. In quell’anno suona anche al fianco di Sarah Vaughan ed Helen Merrill. Proprio nel momento migliore della sua carriera il 26 giugno 1956 mentre sta viaggiando verso Elkhart, in Indiana, per acquistare una nuova tromba, Clifford Brown muore, assieme a Richie Powell e sua moglie Nancy, in un incidente stradale sulla Pennsylvania Turnpike. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella musica improvvisata.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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