Dopo la sconfitta del fascismo e la Liberazione l’Ovra, la polizia segreta del regime, viene ufficialmente smantellata e le sue strutture sottoposte a procedimenti penali. Gran parte delle forze antifasciste chiede con forza che vengano resi pubblici tutti i nomi delle persone che hanno fatto parte dell’immensa rete spionistica stesa sul paese. Il 2 luglio 1946 viene pubblicata una lista ufficiale dei nominativi dei confidenti dell'Ovra redatta a cura di una apposita Commissione. Lungi dal sopire le polemiche la pubblicazione ne rinfocola di nuove. Da più parti la Commissione viene accusata di aver lavorato a proteggere parte della struttura della polizia segreta fascista. La lista, infatti, avrebbe contenuto inizialmente ben novecento nomi che poi grazie a una serie di successive cancellazioni si riduce a poco più di seicento. Che fine hanno fatto i trecento cancellati? Non si sa. Molti anni dopo alcuni storici sosterranno che parte della struttura dell’Ovra sarebbe stata riutilizzata in funzione anticomunista da alcuni servizi segreti occidentali, ma la verità è ancora lontana. Ogni ricerca cozza infatti contro la segretezza che sigilla la parte più corposa degli archivi italiani dell’epoca.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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