Il programma natalizio dell’Università di Miami nel 1972 è ricco di iniziative interessanti. Tra tutte spicca il Concerto della Vigilia, affidato alla Manfred Mann's Earth Band, il nuovo gruppo del vulcanico Manfred Mann che, oltre a lui, schiera l’ex chitarrista e cantante dei Bulldog Mick Rogers, il bassista Colin Pattenden e il batterista Chris Slade, già con gli Squires di Tom Jones. La band sta vivendo un buon momento negli Stati Uniti dove i primi due album hanno entusiasmato il pubblico dei più giovani con un heavy rock decisamente commerciale. Non sono soltanto studenti universitari quelli che affollano, il 24 dicembre 1972, la sala dei concerti dell’Università di Miami. Il gruppo, del resto, gode di grande popolarità tra i giovanissimi, ma lascia piuttosto freddini i loro fratelli maggiori. Già a primo vista si intuisce che la sala è gremita in prevalenza da gruppetti di adolescenti arrivati fin lì per passare un paio d’ore di divertimento. Non prevedendo incidenti, la municipalità non ha ritenuto di adottare precauzioni particolari e si è limitata a infiltrare qualche agente di polizia in borghese tra il pubblico per tenere d’occhio la situazione. Quando la band inizia a suonare gran parte dei ragazzi presenti si scatena a ritmo di musica. Vari gruppi, in piedi sulle sedie, saltano a ritmo lanciandosi palline di carta e lattine vuote. I responsabili della sala tentano inutilmente di interrompere il gioco. Un invito in questo senso, lanciato dai microfoni tra una canzone e l’altra, viene accolto da urla, risate e lazzi. L’atmosfera è festosa e un po’ goliardica, ma c’è chi non lo capisce e chiede aiuto alla polizia. Le forze dell’ordine, constatata l’impossibilità di riportare la tranquillità e di rimettere ciascun spettatore disciplinatamente al proprio posto, decidono di sospendere il concerto. Manfred Mann e la sua band se ne vanno, ma gli spettatori no. Gli agenti presenti chiedono rinforzi. Si tenta di convincere il pubblico a sgomberare la sala, ma la trattativa è inutile: i ragazzi non se ne andranno da lì se non riprenderà il concerto. I poliziotti passano alle maniere forti, i giovani anche. Gli scontri sono durissimi e si estendono rapidamente a tutto il quartiere universitario. Solo dopo due ore tornerà la calma. La quiete dopo la tempesta, poco festosa e per niente natalizia.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento