Il 9 dicembre 1989 la St. Ann’s Cathedral di Brooklyn ospita un concerto di Marianne Faithfull. La cantante, per molto tempo considerata soltanto, in senso dispregiativo, una “fortunata accompagnatrice dei Rolling Stones”, a quarantacinque anni costringe la critica ad accorgersi di lei e delle sue qualità. In concerto canta di sé, del suo passato, dei drammi della sua vita e propone al pubblico un’intensa versione di brani di Kurt Weill e Bertholt Brecht. La sua non è stata certamente una vita facile. Arrivata al successo a soli diciott’anni con la canzone As tears go by del diabolico duo Jagger-Richards entra nel rutilante vortice di eccessi che caratterizza l’ambiente dei Rolling Stones e ne finisce stritolata. Nel 1967 partecipa anche al Festival di Sanremo dove viene presentata come “la fidanzata di Mick Jagger”. La vita disordinata e una buona dose di sostanze pericolose la portano a sfiorare la morte. Ha poco più di vent’anni quando lascia le scene per iniziare un lungo calvario di peregrinazioni in cliniche e centri di recupero. Brucia il suo tempo e quando riprende a cantare ha quasi trent’anni. Incide un paio di dischi con la Grease Band, ma l’ambiente non l’aiuta e la critica non le fa sconti. Il suo destino sembra quello di essere considerata in eterno “la musa dei Rolling Stones”. Lei non demorde. Studia e, soprattutto, scopre l’impegno sociale al fianco di Ben Brierly, il bassista dei Vibrators che sposa nel 1979. In quell’anno con l’etichetta indipendente Island pubblica lo splendido album Broken english e il relativo singolo The ballad of Lucy Jordan. Il taglio fortemente provocatorio dei testi delle canzoni fa non piace però alla EMI Records, distributrice della Island, che boicotta l'album e ne penalizza il successo. Marianne non s’arrende e continua sulla sua strada. Si trasferisce negli Stati Uniti e pubblica album di grande intensità come Strange weather, del 1987, che contiene brani composti da Tom Waits e dai suoi vecchi amici Jagger e Richards. Il suo impegno sociale fa, però, storcere il naso alle autorità statunitensi che rispolverano vecchie storie di droga e reati vari e le procurano nuovi guai. Un arresto e un foglio di via precedono di qualche mese il concerto alla St. Ann’s Cathedral.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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