Il 1° gennaio 1884 a Napoleonville, in Louisiana nasce Oscar Celestin, detto Papa Celestin, considerato una specie di gloria nazionale a New Orleans negli anni Venti quando dirige la Original Tuxedo Orchestra, in assoluto una delle migliori brass band della città del Delta. Eccellente prima tromba dall'attacco possente e dall'eccezionale volume sonoro è anche uno specialista della sordina con la quale cesella assoli ricchi d’atmosfera. Celestin comincia a suonare la cornetta e il trombone a St. Charles in varie brass band locali. Trasferitosi a New Orleans nel 1906 fa parte della Indiana Brass Band, della Allen Brass Band e, successivamente, dell'Olympia Band. Nel 1910 forma una sua orchestra per suonare alla Tuxedo Dance Hall con l’altro trombettista George Filhe, il violoncellista Peter Bocage, il clarinettista Lorenzo Tio jr, il batterista Louis Cottrell e il pianista Manuel Manetta. Il gruppo mantiene l’ingaggio sino alla chiusura del locale disposta dalla Polizia nel 1913. Suona quindi al Villa Cafe alla testa di una formazione comprendente Eddie Atkins, Louis Nelson, Joe Howard, ancora Manetta e il giovane Baby Dodds. Nel 1917 con il trombonista William Ridgeley forma l'Original Tuxedo Orchestra che diventa rapidamente popolarissima. A partire dal 1925 registra vari dischi per la Okeh e la Columbia. Negli anni Trenta Celestin riduce l'attività, ricostituendo l’orchestra solo in occasione di importanti ingaggi come quello al Pelican Roof. Nel dopoguerra la Tuxedo, composta da molti elementi di spicco come Bill Mathews, Alphonse Picou, Paul Barnes, Ricard Alexis, Octave Crosby, ritrova nuovo smalto nell'ambito del cosiddetto New Orleans Revival. Nel 1953 in occasione di un giro di concerti attraverso gli Stati Uniti suona alla Casa Bianca alla presenza del presidente Eisenhower. L’anno dopo muore a New Orleans, in Louisiana, il 15 dicembre 1954.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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