Il 20 gennaio 1889 nasce a Mooringsport, in Louisiana Huddie William Leadbetter, più conosciuto con il nomignolo di Leadbelly, uno dei grandi interpreti del blues rurale. Negli anni dell’adolescenza racconta storie e saghe popolari agli angoli delle strade accompagnandosi con il windjammer, una sorta di rudimentale fisarmonica. Passa poi alla chitarra suonando con Bud Coleman e Jim Fagin nelle feste e nelle cerimonie delle varie città del Sud degli Stati Uniti. A differenza degli altri cantastorie blues da strada, lui non si sente una vittima predestinata delle violenze di chi considera i musicisti itineranti come straccioni da insultare e qualche volta picchiare per divertimento. Non porge mai l’altra guancia e risponde a qualunque tipo di provocazione. Rissoso, irascibile e violento per tre volte viene condannato a scontare pene detentive di varia lunghezza. La prima condanna arriva nel 1917 quando uccide un uomo che l’aveva aggredito a New Boston, nel Texas, la seconda nel 1930 ad Angola per aver lasciato malconcio un suo interlocutore e l’ultima nel 1940 all'isola di Riker per aver dato il suo fattivo contributo a una sanguinosa rissa. Ogni volta, però, riesce a non scontare interamente la pena grazie a varie provvidenziali amnistie e riprende a girovagare suonando da solo o in compagnia di altre figure leggendarie del blues come Blind Lemon Jefferson, Sonny Terry o Brownie McGhee. Nel 1934, dopo un’amnistia che lo libera dalla necessità di scontare la sua seconda condanna viene letteralmente sequestrato da John Lomax, un ricercatore dell’archivio delle tradizioni popolari della Biblioteca del Congresso, che lo porta a New York e lo convince a registrare più di cento brani. Nella seconda metà degli anni Quaranta, dopo aver lasciato per la terza e ultima volta il carcere sembra trovare finalmente una sua dimensione grazie a un altro ricercatore, Frederic Ramsey, che gli procura un contratto con la Capitol. Nel 1949 l’università di Austin, in Texas, gli offre la conduzione di un seminario di studi riconoscendo la serietà della sua ricerca poetica e musicale, ma Leadbelly non potrà portare a termine l’incarico. Il 6 dicembre dello stesso anno, infatti, muore a New York. Il suo fisico, minato dalla poliomielite, non ce la fa a superare l’ennesima sfida. Pochi mesi dopo gli Weavers del “comunista” Pete Seeger porteranno al successo la sua Good night Irene.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento