Il 26 febbraio 1924 nasce a Novara Mario Pratella, un chitarrista e banjoista con qualche incursione al piano. Personaggio storico della scena jazzistica di Milano nel 1953 insieme al trombettista Giuseppe Ferrario e il trombonista Francesco Cavallari dà vita alla Magentonians Jazz Band una formazione che schiera solo musicisti che risiedono nel quartiere milanese di Porta Magenta. Il loro repertorio è esclusivamente quello degli Hot Five di Armstrong. Con il passare del tempo la popolarità della band si allarga anche al di fuori dell'hinterland milanese grazie a una nutrita serie concerti nei locali di jazz del Nord Italia. Registrano anche alcuni dischi per la Fonit e si esibiscono alla radio. Riescono a suonare anche al Santa Tecla, il locale esclusivo della Original Lambro Jazz Band e nell'aprile del 1954 vincono la Coppa New Orleans dell'Hot Club Milano. Pratella insieme a Cavallari e Ferrario nel 1956 passa poi proprio alla Original Lambro Jazz Band. Con la Lambro Pratella registra molti dischi e partecipa a tournée, concerti e trasmissioni radio Tv. Muore il 18 ottobre 2022.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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