Il 24 aprile 1902 nasce a New York il pianista Rube Bloom. Fratello del trombettista Mickey Bloom è uno dei più noti free-lance della scena musicale della New York degli anni Venti e Trenta. Nel 1928 con Song of the Bayou vince il concorso per un nuovo motivo indetto dalla casa discografica Victor. Il suo brano, inciso da numerose orchestre, diventa grazie alla radio uno dei più popolari tra il 1928 e il 1930. Alla sua vena compositiva si debbono altri pezzi famosi come The man from the South, Truckin' don't worry about me, Fools rush in, Day in-day out e altri. Come pianista la sua mano accompagna quasi tutti i musicisti bianchi di New York di quel periodo da Mannie Klein a Red Nichols, a Tommy e Jimmy Dorsey, a Joe Venuti, a Eddie Lang, ad Adrian Rollini, a Benny Goodman e tanti altri. Fra le sue incisioni più significative ci sono quelle realizzate nel 1927 come solista o con il chitarrista Eddie Lang e quelle con il suo gruppo, i Bayou Boys, incise prevalentemente nel 1930. Free lance fino in fondo Rube Bloom partecipa anche a numerose sedute di incisione sotto il nome di altri musicisti come quelle del 1924 con i Cotton Pickers di Phil Napoleon, Miff Mole, Frankie Trumbauer, Red Nichols e Joe Tarto, o anche con i Sioux City Six, sempre del 1924 con Bix Beiderbecke alla cornetta, Miff Mole al trombone e Frankie Trumbauer al sax tenore, che segna, discograficamente, l'inizio del lungo sodalizio fra Bix e Trumbauer. C’è la sua mano anche nella registrazione discografica di Pretty trix di Joe Venuti, la versione jazzistica ideata dallo stesso venuti della celebre Mazurca Variata di Migliavacca. Negli anni Trenta e quaranta abbandona progressivamente le esibizioni per dedicarsi maggiormente alla composizione, all’arrangiamento e all’insegnamento.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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