Il 15 giugno 1937 a Littlefield, nel Texas, nasce il bassista e cantante Waylon Jennings. Protagonista dell'esplosione del rock and roll diventa famosissimo per la fortuna che lo assiste quando nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 1959 rinuncia a salire sull'aereo noleggiato da Buddy Holly e sopravvive così all'incidente che costa la vita allo stesso Buddy, a Big Bopper e a Ritchie Valens. Miracolato dalla sorte continua nella carriera da solista, non disdegnando di collaborare con altri strumentisti e gruppi. Negli anni Sessanta quando il rock and roll delle origini entra in crisi sotto i colpi del vento nuovo che arriva dalla Gran Bretagna, lui non si scompone. Si sposta sulla linea più tradizionale del country e si diverte a introdurre qua e là venature di rock sui brani più conosciuti della tradizione. Visto che la formula funziona ci prende gusto. Nel 1965 entra nella classifica dei singoli più venduti negli Stati Uniti con tre brani, Green river, MacArthur Park e Only daddy that'll walk the line. Nel 1966 anche Hollywood si accorge di lui e lo chiama a interpretare il film "Nashville rebel". Ormai il country è il suo territorio preferito, nonostante qualche rimpatriata nostalgica nel rock and roll delle origini come quella negli anni Settanta al fianco dei Crickets, l'ex band di Buddy Holly. Nel 1978 in coppia con Willie Nelson vince il premio della critica per il miglior duo country dell'anno. Pur essendo uno dei simboli tipici di quel country che fatica a evolversi perché diffidente nei confronti delle innovazioni, non verrà mai considerato un reazionario dai nuovi e più incendiari interpreti delle giovani generazioni. Anzi, le sue vicende di vita, il suo passato da rockabilly e la sua disponibilità gli garantiranno un notevole rispetto. Lui, riconoscente e un po' marpione, presterà volentieri la sua esperienza a tutti quelli che glielo chiederanno da Los Lobos a Emmylou Harris, da Hank Williams a Jessi Colter, a molti altri.
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