Il 18 agosto 1941 Radio Belgrado, la stazione radiofonica messa in piedi dai nazisti nella Jugoslavia occupata, diffonde per la prima volta le note di una canzone destinata a conquistare il cuore dei soldati di tutti gli eserciti impegnati nella seconda guerra mondiale. Si intitola Lili Marleen e la sua musica è stata composta nel 1938 dal musicista tedesco Norbert Schultze. Il testo, inusuale, è stato scritto tredici anni prima, nel 1915, dall'allora giovane poeta Hans Leip mentre stava partendo per il fronte dei Carpazi nella prima guerra mondiale. La versione diffusa da Radio Belgrado è quella registrata l'anno precedente in Germania dalla canzonettista Lale Andersen e accolta con molta freddezza dal pubblico tedesco. Malinconica e carica di nostalgia, mal si sposa con le velleità belliche del Terzo Reich. Un anno prima il disco è rimasto praticamente invenduto e sembra non sia estraneo a questo risultato il giudizio negativo di Goebbels, il ministro nazista della propaganda, che la ritiene inadatta per la sua tristezza a mantenere alto il morale della popolazione tedesca e delle truppe al fronte. Come è arrivata, dunque, a Radio Belgrado? Per uno strano scherzo della sorte. Il destino delle scorte invendute della produzione discografica tedesca è quello di alimentare le emittenti radiofoniche nei paesi occupati dai nazisti o di arricchire i pacchi dono per gli ufficiali impegnati al fronte. Lili Marleen, insieme ad altri dischi invenduti in Germania, finisce così a Radio Belgrado che la manda in onda per la prima volta proprio il 18 agosto 1941. L’emittente radiofonica in territorio jugoslavo è una delle più potenti dell’epoca. Per questa ragione la voce di Lale Andersen arriva ovunque e diventa popolarissima tra i soldati di tutte le bandiere. Ciascun paese impegnato nel conflitto ne realizzerà una versione destinata alle proprie truppe. In Italia il brano viene tradotto da Nino Rastelli e interpretato dalla voce di Lina Termini.
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