Il 17 dicembre 1975 a Chicago, nell’Illinois, muore il bluesman Hound Dog Taylor. Il suo vero nome è Theodore Roosvelt Taylor ed è nato a Natchez, nel Mississippi, il 12 aprile 1917. Personaggio emblematico della storia del blues, ha vissuto in prima persona quasi tutte le fasi di sviluppo di questa musica. Inizia giovanissimo al pianoforte e poco dopo passa alla chitarra. Verso i diciotto anni è uno dei mille bluesmen itineranti della regione del Delta, dove incrocia e conosce Sonny Boy Williamson ed Elmore James. Soprattutto quest’ultimo lo impressiona profondamente. Nel 1942 si trasferisce a Chicago dove inizia a suonare nella celebre Maxwell Street. Negli anni 1950 diventa un protagonista del rhythma and blues e in seguito evolve verso una mescola tra rock e blues che esercita una forte influenza su Jimi Hendrix. Maestro nei glissati, soprattutto sui tempi lenti, ai riff d'ossessionante puntualità ritmica predilige la tessitura che consente alla sua voce alta e penetrante di scavare suggestivi intarsi.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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