Il 19 dicembre 2009 muore Kim Peek, l’ispiratore del protagonista del film “Rain man” interpretato da Dustin Hoffman. Non sono molti tra i milioni di spettatori del film a sapere che il personaggio di Raymond Babbit è ispirato a una persona realmente esistita e incontrata prima dall’autore e co-sceneggiatore Barry Morrow e poi anche dallo stesso Dustin Hoffman. Si chiama Kim Peek ed è nato a Salt Lake City l’11 novembre 1951. Fin dalla nascita è affetto da quella che comunemente viene definita “sindrome dell'idiota sapiente” con una straordinaria memoria eidetica (una variante della memoria fotografica o visiva che consente l’assimilazione immediata di un’immagine appena percepita) e una serie di disturbi dello sviluppo psicologico dovuti a una congenita deformazione del cervello. Peek riesce a leggere un libro in un'ora circa ed è in grado di ricordare immediatamente una percentuale pari al 98% di tutto ciò che legge. Si calcola che nell’arco della sua vita abbia imparato a memoria circa 12.000 libri. Ha anche la possibilità di fare rapidamente calcoli complessi e per qualche anno lavora anche a stilare buste-paga. Nel 1984 ad Arlington, in Texas, incontra per la prima volta l’autore e sceneggiatore Barry Morrow. Da quell’incontro inizia a prendere corpo l’idea del film “Rain man – L’uomo della pioggia”. Quando il ruolo di Raymond Babbit, il personaggio ispirato a Peek, viene affidato a Dustin Hoffman, l’attore chiede e ottiene di incontrare lo stesso Peek e altre persone affetta dalla “sindrome dell'idiota sapiente” per comprendere meglio e più a fondo la loro natura e dare alla sua recitazione una maggiore aderenza. Dopo il successo Kim Peek viene invitato a partecipare a incontri, conferenze e iniziative varie in ogni parte degli Stati Uniti e anche all’estero. Barry Morrow gli consegna il proprio Oscar perché lo porti con sé. Quella statuetta viene soprannominata "l'Oscar più amato" perché si calcola che nella storia del cinema sia stato l’Oscar toccato, soppesato e accarezzato dal maggior numero di persone. Peek appare anche in televisione. Discovery Channel dedica alla sua vita uno speciale di un'ora intitolato “Inside the Rain Man” mentre uno spettacolo a lui dedicato, “The Real Rain Man” va in onda su Discovery Health il 26 novembre 2006. La vita di Kim Peek si interrompe il 19 dicembre 2009 quando a cinquantotto anni muore nella sua Salt Lake City per un attacco cardiaco.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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