È un robusto ponte di solidarietà quello che il 10 aprile 2003, per iniziativa de "Un ponte per…" e del quotidiano “il manifesto”, lega il Villaggio Globale di Roma con Bassora, una città del sud dell'Iraq sottoposta a un'incessante e massiccio bombardamento fin dall'inizio della guerra voluta da Bush e dal suo amico Tony Blair. Alle ore 21 del 10 aprile, infatti, ha inizio una serata destinata a raccogliere fondi per aiutare il dispensario di Bassora per la diagnostica e la cura delle malattie gastrointestinali infantili, messo in piedi negli anni precedenti dall’associazione “Un Ponte per …..”. Il programma ha al centro un concerto degli Al Mukawama, la band nata dall’incontro fra Luca “Zulù” e Papa J dei 99 Posse con Neil “Perch”, dubmaster e anima ritmica dei britannici Zion Train che, nelle settimane immediatamente precedenti l'inizio dell'offensiva angloastatunitense, era in Iraq. Nel corso della serata viene presentata anche una testimonianza su questa iniziativa con il video "Al Mukawama in Iraq" realizzato dall’associazione Libera Informazione di Napoli. La serata prevede anche vari momenti di riflessione e approfondimento sulla realtà del conflitto in corso attraverso le testimonianze dirette per telefono di Giuliana Sgrena, inviata del manifesto a Baghdad, e di Simona Torretta del coordinamento aiuti umanitari di un "Ponte per..". Infine tocca a Fabio Alberti raccontare i vari progetti che "Un ponte per…" ha attivato in Iraq sia nel campo sanitario, della depurazione delle acque e nel campo educativo, in collaborazione con la Mezza Luna Rossa Irachena (IRCS) e varie agenzie dell'ONU. È singolare e, per usare un eufemismo, curioso notare come due delle protagoniste della serata, Giuliana Sgrena e Simona Torretta, saranno poi oggetto di due rapimenti i cui contorni non sono mai stati completamente chiariti...
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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