Il 29 maggio 1949 nasce a Roma il batterista, arrangiatore, compositore e capo orchestra Bruno Biriaco. A diciassette anni debutta in un concerto jazz alla Radio italiana accompagnando il pianista inglese John Kaufman e l'anno dopo si presenta al Folk Studio di Roma con il trio di Guido Saval. Da quel momento viene chiamato a collaborare con alcuni dei migliori gruppi italiani: come percussionista nella Swingin Dance Band, l'orchestra che il trombonista Marcello Rosa presentava ogni lunedì sera al Piper di Roma tra la fine del 1967 e i primi del 1968, e come batterista nelle formazioni di Mario Schiano, Giancarlo Schiaffini, Gianni Basso, Oscar Valdambrini, Cicci Santucci, Enzo Scoppa e Nunzio Rotondo (con il quale partecipa anche ai festival di Pescara e di Bergamo). Dal 1972 fa parte per cinque anni del Perigeo un gruppo formato da Claudio Fasoli ai sassofoni, Franco D'Andrea al piano, Giovanni Tommaso al basso e Tony Sidney alla chitarra. Con i Perigeo incide cinque dischi per la RCA , partecipa al Jazz Jamboree di Varsavia, nel 1973 e nel 1975, dopo aver suonato per due settimane al Ronnie Scott di Londra, partecipa alla tournée europea degli Wheater Report. Nello stesso anno si esibisce, sempre con il Perigeo, al festival di Montreux e nel 1976 effettua una tournée negli Stati Uniti e in Canada, dove registra l'edizione americana dell'ultimo album edito con il titolo di Fatamorgana. Più o meno contemporaneamente alla già intensa attività svolta con il gruppo del Perigeo, Biriaco viene spesso chiamato ad accompagnare i musicisti stranieri di passaggio in Italia, suona così con Chet Baker, George Coleman, Slide Hampton e con Frank Rosolino e Johnny Griffin incide anche dei dischi per la Horo. Sciolto il Perigeo nel 1977, approfondisce gli studi di composizione e prepara gli arrangiamenti per un proprio gruppo che fa leva su una intera sezione di sassofoni, i Saxes Machine. Questa formazione debutta nel gennaio del 1978 al St. Louis Club di Roma e poco dopo partecipa al festival del Jazz di Middelheim ad Anversa in Belgio in rappresentanza della 1a Rete radiofonica della Rai e l'anno successivo viene invitata al Jazz Jamboree di Varsavia. Sempre contemporaneamente all'attività di leader, arrangiatore e batterista dei Saxes Machine, Biriaco partecipa anche ad altri gruppi. Con il trio del pianista Franco D'Andrea incide anche un disco registrato dal vivo in occasione della partecipazione del gruppo al festival del jazz di Varsavia nel 1978 e svolge una intensa attività didattica; appare più volte in televisione e dà concerti radiofonici. Nel 1980 con la propria formazione, nell'ambito degli scambi intercorsi fra la 1a Rete radiofonica della Rai e la Radio danese, dà una serie di concerti a Copenaghen, e si esibisce successivamente al festival internazionale della musica di Cartagine in Tunisia. Bruno Biriaco è uno dei pochi batteristi italiani che riesce al tempo stesso a essere leader e arrangiatore, funzione che nasce da una buona formazione musicale.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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