Il 7 maggio 1921 nasce a Denver, nel Colorado, il sassofonista Paul Quinichette. La sua passione per il jazz nasce nel 1933 quando ascolta per la prima volta Mezz Mezzrow in concerto in occasione della World's Fair di Chicago. Da quel momento decide di suonare clarinetto e sax alto nella band della sua scuola passando poi al sax tenore quando inizia a frequentare l'università. Ottiene le prime scritture da Nat Towles e da Lloyd Hunter agli inizi degli anni Quaranta per poi suonare con Shorty Sherock a Chicago e, nel 1942, con Jay McShann. Il suo stile è influenzato da Lester Young, al punto da essere ribattezzato Vice-Pres e ricercato da molti leader, come Johnny Otis, con il quale si esibisce in California, Louis Jordan, Lucky Millinder, Eddie Wilcox e J. C. Heard, con il quale suona al Café Society di New York. Nel 1951 è in sala di registrazione con Hot Ups Page e nello stesso anno viene scritturato da Count Basie con il quale rimane per due anni. Successivamente suona con piccoli gruppi a suo nome, concedendosi delle pause per brevi apparizioni in formazioni diverse, come quella di Benny Goodman e Nat Pierce, con il quale si esibisce al Savoy e al Birdland. Lavora anche con Woody Herman, in spettacoli televisivi. Segue una lunga sosta dell'attività musicale che si interrompe soltanto nel 1973 quando Quinichette suona con Brooks Kerr e l'anno dopo con il pianista Sammy Price e con Buddy Tate con il quale dà vita a un duo di tenori nel quale talvolta Tate è rimpiazzato da George Kelly o da Harold Ashby. Tra i suoi album i migliori sono The Kid From Denver e The Vice-Pres. Muore il 25 maggio 1983.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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