Il 5 settembre 1947 nasce a Omaha, in Nebraska, il batterista (e qualche volta cantante) Buddy Miles. La storia musicale di uno dei più grandi batteristi neri di rock blues inizia quando, a quindici anni picchia sui piatti e sui tamburi degli Ink Spots, una band che gli permette di farsi notare. Suona poi con alcuni mostri sacri del rhythm and blues come Wilson Pickett e Otis Redding prima di dar vita agli Electric Flag, la prima delle sue leggendarie band. Del gruppo, che debutta al Festival Pop di Monterey nel 1967 fanno parte, oltre a lui e a una sezione fiati di quattro elementi, i chitarristi Mike Bloomfield e Nick Gravenites, il bassista Harvey Brooks e il tastierista Barry Goldberg. Un tale spreco di talenti non può durare a lungo, infatti dopo qualche mese l'esperienza si chiude. Billy forma allora i Buddy Miles Express con i quali pubblica un paio d'album interessanti prima di lanciarsi nelle più breve ed elettrizzante avventura della sua carriera. Alla fine del 1969, con il bassista Billy Cox e Jimi Hendrix dà vita alla Band of Gypsys, il gruppo che il buon Hendrix sogna da tempo e che debutta il 31 dicembre in un discusso concerto al Fillmore East, poi registrato e pubblicato nell'album live Band of Gypsys. Il trio, però, si trova a dover fare in conti con il management di Hendrix che tenta di ostacolarlo in tutti i modi. Gli esperti di marketing della casa discografica, infatti, già preoccupati per i contatti di Jimi con le Black Panthers, pensano che una band composta esclusivamente da musicisti di colore possa alienargli le simpatie del pubblico bianco. Le pressioni rendono difficili i rapporti interni al trio e la band si scioglie già nel gennaio del 1970 in un concerto al Madison Square Garden di New York interrotto dopo due canzoni dallo stesso Hendrix. Buddy andrà avanti sulla sua strada con vari gruppi a suo nome e, soprattutto, con numerose collaborazioni importanti, tra cui quelle, fortunatissime, con Carlos Santana. Muore ad Austin il 26 febbraio 2008.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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