Il 31 ottobre 1937 nasce a Chicago, nell’Illinois, il folksinger Tom Paxton. A dieci anni si trasferisce con la famiglia in Oklahoma dove compie l'intero corso di studi mettendosi in evidenza come una sorta di "studente modello". Quando si laurea non ha ancora compiuto ventidue anni, ma ha il difetto di occuparsi troppo da vicino dei problemi politici e sociali. Appassionato di musica, compone e canta canzoni che si richiamano alla tradizione folk statunitense. I suoi modelli sono i folksinger impegnati sul fronte dei diritti civili e sindacali, come Woody Guthrie e Pete Seeger. Dopo la laurea delude i genitori che sognano per lui un impiego tranquillo e va al Greenwich Village di New York. Nei primi anni Sessanta il suo nome figura tra i collaboratori delle riviste "Sing Out!" e "Broadside", oltre che sui cartelloni dei locali, in particolare del Gaslight dove si esibisce come folk-singer. Qui incontra anche Margaret Ann Cummings, una delle più popolari attiviste del movimento degli studenti che nel 1963 diventa sua moglie e, dicono i maligni, da quel momento, lo condiziona verso scelte sempre più radicali. I discografici amano più le sue canzoni che lui tanto che solo nel 1965, a ventotto anni, riesce a pubblicare il suo primo album Ramblin' boy, seguito da molti altri. Il successo commerciale non è tra i suoi obiettivi e, puntualmente, non arriva, ma la nicchia dei suoi estimatori si allarga. Impegnato nella lotta contro la guerra del Vietnam e soggetto a pressioni notevoli nel 1971 decide di cambiare aria. Se ne va in Gran Bretagna dove pubblica album come How come the sun, Peace will come e New songs for old friends. Quando le acque si calmano torna negli Stati Uniti e se ne va a vivere nella comunità rurale di Long Island continuando a pubblicare di tanto in tanto qualche disco. Negli anni successivi la critica rivaluterà il suo lavoro inserendolo nel ristretto numero dei più prestigiosi autori folk degli anni Sessanta.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio. Un po' come il comunismo.
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