
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
11 ottobre, 2020
11 ottobre 1960 - Bravi! Dopo le ballerine, Togliatti!

10 ottobre, 2020
10 ottobre 2003 – “Viaggio in Italia” per Alice

09 ottobre, 2020
9 ottobre 1978 - Jacques Brel, ribelle fino alla fine

08 ottobre, 2020
8 ottobre 2004 - Christina Aguilera: basta cazzeggi, andate a votare!

07 ottobre, 2020
7 ottobre 1959 – Mario Lanza, una voce da leggenda

06 ottobre, 2020
6 ottobre 2000 – Mina canta l’anno del giubileo

05 ottobre, 2020
5 ottobre 1962 – “Love me do” arriva nei negozi

04 ottobre, 2020
4 ottobre 1875 – Le Olimpiadi? Ma quale leggenda, quella è storia...

3 ottobre 1907 – L’eclettico Edgar W. “Puddinghead” Battle

02 ottobre, 2020
2 ottobre 2002 – Il Mediterraneo di pace di Eugenio Bennato

01 ottobre, 2020
1° ottobre 1964 – Con l'arresto di Jack Weinberg nasce il movimento studentesco statunitense

30 settembre, 2020
30 settembre 1915 - Cristina Denise dalla canzone alla pittura
Il 30 settembre 1915 nasce a Torino la cantante Cristina Denise. Fino agli anni Cinquanta il suo lavoro non è la musica. Dai primi anni Trenta, infatti, prima lavora e poi guida con piglio fermo nel capoluogo piemontese la casa di mode Gladysmoore, di proprietà della sua famiglia. L'attività artistica resta per lungo tempo un hobby da coltivare a margine del lavoro e quando nel 1955 debutta come cantante alla radio con l'orchestra di Gorni Kramer non è più una ragazzina. Il buon successo ottenuto la spinge però a continuare con le orchestre di Lelio Luttazzi, Carlo Esposito e Dino Olivieri. Scritturata dalla RCA si esibisce in tutto il mondo riscuotendo particolari consensi in America Latina, in Australia e in Inghilterra. Nel 1958 è una delle principali attrazioni canore dei più importanti locali europei, nei quali si esibisce accompagnata da un duo di chitarre. Negli anni Sessanta lascia la musica e si dedica, con successo, alla pittura.
29 settembre, 2020
29 settembre 1975 – La caduta di Jackie Wilson

28 settembre, 2020
28 settembre 1970 - L’ultima volta delle Renault 8 Gordini

27 settembre, 2020
27 settembre 1959 – Antonella Bianchi, alias Galvanica, alias Belen Thomas, alias Otero

26 settembre, 2020
26 settembre 1983 – Tino Rossi, lo chansonnier corso

25 settembre, 2020
25 settembre 1960 – Roberto Kunstler, il socio di Cammariere

23 settembre, 2020
23 settembre 1962 – “Ave Maria” a sorpresa per Miranda Martino

22 settembre, 2020
22 settembre 1919 - Rio Gregory, il pianista jazz di Zurigo
Il 22 settembre 1919 nasce a Zurigo, in Svizzera, Rio De Gregori, che, con il nome d'arte di Rio Gregory viene considerato uno dei migliori pianisti jazz europei degli anni Trenta e Quaranta. Spinto dai genitori inizia lo studio del pianoforte in età scolare ma lo fa talmente di malavoglia che dopo tre anni gli stessi genitori accettano la sua decisione di smettere. Quelle ore passate sui tasti bianchi e neri gli tornano alla mente molto tempo dopo quando, sedici anni, ascoltando alcuni dischi di Duke Ellington, decide di ritornare a suonare. Nel 1936, appena diciassettenne, inizia la sua carriera di jazzista con un trio, formato da pianoforte, violino e batteria. Nel 1937 conosce il batterista statunitense Mac Allen, che aveva suonato dieci anni prima a Berlino con Bechet, e con lui forma un duo destinato a durare per ben due anni. In seguito suona e incide con la maggior parte delle orchestre attive in quell'epoca in Svizzera, da quella di Jo Grandjean a quella di René Weiss, da quella di Fred Bohler, a quella di Philippe Brun, agli Original Teddies. Nel 1942 inizia a registrare con il suo nome in trio e l’anno successivo con un settetto comprendente Flavio Ambrosetti al vibrafono e Stuff Combe alla batteria. Nel dopoguerra forma una grande orchestra che mantiene unita per circa quattro anni. Nel 1949 sostituisce il pianista Don Gais, nell'orchestra di Eddie Brunner. Negli anni successivi, alterna l'attività di musicista di jazz con quella di pianista in varie orchestre di musica leggera. Muore il 22 maggio 1987 a Monaco.
21 settembre, 2020
21 settembre 1920 – Bandiera rossa trionferà…

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