Il 29 aprile 1920 nasce a Melfi, in provincia di Potenza la cantante Grazia Gresi. Registrata all’anagrafe con il nome di Grazia Grasso è un’esponente di spicco del basket femminile degli anni Quaranta. Poco più che ventenne lascia la pratica sportiva, trova un impiego all’Intendenza di Finanza di Napoli e si dedica alla canzone per hobby. Nel 1947 vince un concorso per voci nuove della RAI che le vale la prima scrittura a Radio Napoli con l’orchestra Campese. Partecipa a varie audizioni di Piedigrotta e nel 1956, in coppia con Aurelio Fierro, vince il Festival di Napoli con Guaglione. Negli anni successivi torna varie volte alla rassegna partenopea riscuotendo sempre un notevole successo. Negli anni Settanta lascia la musica. Tra le sue interpretazioni più famose sono da ricordare L’urdemo raggio ‘e luna, Cantammola ‘sta canzone, Te sento dint’ ‘e vvene, Napule ncopp’ ‘a luna e Non fa cchiù ‘a frangesa. Muore a Napoli il 17 aprile 2003.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
29 marzo, 2021
28 marzo, 2021
28 marzo 1973 - Meglio i nativi dell’Oscar

27 marzo, 2021
27 marzo 1990 - Un Tornatore da Oscar

26 marzo, 2021
26 marzo 2004 – “Salvamm’ ‘o munno”!

24 marzo, 2021
24 marzo 1961 – Addio a Freddy Johnson

23 marzo, 2021
23 marzo 2007 – Viva gli Spartani!

22 marzo, 2021
22 marzo 1934 - Tonina Torrielli la caramellaia della canzone

21 marzo, 2021
21 marzo 1925 - Hugo Koblet, l’angelo biondo

20 marzo, 2021
20 marzo 2004 – The Art of Patti Smith a Ferrara

19 marzo, 2021
19 marzo 1921 - Harry Babasin, un violoncellista nel jazz

18 marzo, 2021
18 marzo 1908 - Loulou Gasté dal banjo alla chitarra

17 marzo, 2021
17 marzo 1924 - Chet Kruley, un viso pallido in una big band nera
Il 17 marzo 1924 nasce a Cambridge, nel Massachusetts, il chitarrista Chet Kruley, all’anagrafe Chester Krolewicz, l’unico musicista bianco ad aver superato all’inverso la cosiddetta “barriera del colore” nell’epoca d’oro delle grandi orchestre. Non sono viste di buon’occhio le commistioni tra bianchi e neri negli Stati Uniti degli anni Quaranta che vedono ancora molti stati negare i diritti civili agli eredi degli schiavi africano. Le mescole sono viste con il fumo negli occhi anche in un ambiente tutto sommato più aperto come quello del jazz. Se qualche raro musicista nero trova spazio nelle orchestre bianche, il contrario non è neppure ipotizzabile. Per questa ragione fa molto scalpore nel 1943 l’ingaggio di Chet Kruley, reduce da un’esperienza nel trio di Nat Pierce, da parte dell'orchestra di Fletcher Henderson. L’avventura non dura molto e il chitarrista, dopo un periodo difficile, accetta di suonare in vari gruppi di standard. Alla fine decide di chiudere con la professione e si ritira dedicandosi all'insegnamento. Fra i suoi allievi ci sarà anche Gabor Szabo. Muore il 27 novembre 2013.
16 marzo, 2021
16 marzo 1906 - Scad Hemphill, una tromba swing

15 marzo, 2021
15 marzo 1929 - Candy Green, il bluesman giramondo

14 marzo, 2021
14 marzo 1925 - Sonny Cohn, sulla scia di Roy Eldridge e Charlie Shavers

13 marzo, 2021
13 marzo 1921 - Isa Marlene da parrucchiera a protagonista dello spettacolo

12 marzo, 2021
12 marzo 1948 - James Taylor, cantautore colto e creativo

11 marzo, 2021
11 marzo 1932 - LeRoy Jenkins, il violinista del free jazz

10 marzo, 2021
10 marzo 1957 - Il primo scontro tra Claudio Villa e la stampa

09 marzo, 2021
9 marzo 1968 – Cinderella rockefella

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