27 maggio, 2021

27 maggio 1934 - Il primo mondiale di calcio in Italia

La seconda edizione dei mondiali di calcio si svolge in Italia dal 27 maggio al 10 giugno 1934. La squadra azzurra, padrona di casa, è allenata da Vittorio Pozzo. Per gli italiani, se si eccettua il 7 a 1 sugli Stati Uniti nella prima partita, il mondiale non è una passeggiata. La nuova formula dell’eliminazione diretta e la maggior qualità tecnica delle squadre partecipanti rende avvincente il torneo. La seconda partita dell’Italia, con la Spagna a Firenze, non si schioda dall’1 a 1 (gol di Ragueiro, pareggio di Orsi) neppure dopo i tempi supplementari. A norma di regolamento l’incontro viene ripetuto il giorno dopo. Questa volta un gol realizzato da Meazza nel primo tempo apre all’Italia le porte della semifinale con l’Austria. Un gol di Guaita nel primo tempo, difeso a fatica fino alla fine ci porta alla finale contro la Cecoslovacchia. La partita per il titolo sembra mettersi male al 71’ quando segna il cecoslovacco Puc. Ci pensa Orsi, a meno di dieci minuti dalla fine, a pareggiare i conti. Nel primo tempo supplementare Schiavio chiude la partita superando il portiere Planicka con un diagonale e crollando a terra svenuto dopo il gol.

26 maggio, 2021

26 maggio 2007 – Niente concerto a Roma per Barbra Streisand

Il 26 maggio 2007 Michael Cohl, promoter del tour mondiale di Barbra Streisand, annuncia che l’unica data italiana programmata a Roma il 15 giugno nello Stadio Flaminio, verrà cancellato dal calendario europeo a cause di ritardi nella produzione. «Abbiamo incontrato dei ritardi della produzione inaspettati, il che significa che non saremo in grado di partire il 15 giugno come originariamente pianificato» dichiarato Cohl. «Ci scusiamo profondamente con i fan di Roma e, ovviamente, daremo loro l’intero rimborso del biglietto, insieme all’opportunità di riservare un nuovo biglietto per un altro spettacolo, in un’altra città europea dello stesso tour di Barbra Streisand». Questa è la versione ufficiale ma non mancano voci sul fatto che il concerto sarebbe stato annullato a causa di una prevendita risultata molto al di sotto delle previsioni.




25 maggio, 2021

25 maggio 2002 – Quando i Sex Pistols tornarono per soldi

Per soldi, soltanto per un ricco gruzzolo di sonanti sterline, i Sex Pistols tornano sulle scene. All'inizio di febbraio, quando le prime voci della possibile reunion avevano cominciato a circolare con insistenza i fans avevano sperato sotto sotto in una boutade destinata a concludersi in nulla dopo il sonoro "no" di almeno uno dei componenti della band. Il 25 maggio 2002 la notizia viene invece confermata nel modo peggiore. L'occasione del "Giubileo della Regina", con la sua corte dei miracoli nutritissima di dinosauri del rock, ingloba così anche la storica punk band formata da John Lydon (alias Johnny Rotten), Steve Jones, Glen Matlok e Paul Cook. Alla riunione del gruppo, la seconda dopo quella, già per molti versi imbarazzante, del 1996, l'universo mediatico britannico, e non solo, assegna addirittura un ruolo di primo piano nella costruzione di un evento partito stancamente e proseguito con notevole fatica. Scandita da una pianificazione perfetta la macchina si mette in moto. Lunedì 27 maggio viene distribuito in tutti i negozi, per l'ennesima volta, il singolo della loro storica e devastante versione di God save the Queen, trasformata negli anni in un reperto patetico di una band incapace di interpretare con dignità il proprio mito. Attorno agli ex ragazzi terribili si sta muovendo, infatti, l'infernale macchina mediatica che cerca di costruire vari motivi destinati a caricare d'interesse il Giubileo della Regina britannica. Ripuliti dalla polvere i simboli di un'antica ribellione generazionale vengono così utilizzati come una sorta di contorno cromatico nelle celebrazioni ufficiali. Emblematico è il fatto che John Lydon, rimessosi l'antica maschera di Johnny Rotten, si trovi addirittura al primo posto delle classifiche britanniche delle celebrità, grazie alla percentuale di spazio dedicatogli dai media, in prima fila i fogli di un gruppo nazionalista come l'Express, e cioè il Daily Star, il Daily Express, il Sunday Express e OK!. C'erano una volta quattro ragazzi anarchici e irriverenti, capaci di ridicolizzare l'intera industria discografica britannica e di portare a termine "la più grande truffa del rock'n'roll", ma nel 2002 non ci sono più, anzi forse non sono mai esistiti.. Ogni dubbio sugli obiettivi dell'inutile reunion è stato dissolto dalle dichiarazioni dello stesso Rotten, rilanciate con grande enfasi dai giornali conservatori del Regno Unito. Noi anarchici, noi irriverenti? Tutto uno scherzo, anzi una "grande truffa". Erano altri tempi, eravamo giovani e spensierati… «È il nostro giubileo questo e io sono qui per ricordarvi cosa vuol dire essere britannici, questo é il nostro paese …», «Io mi occupo soltanto di incassare i soldi per i diritti d'autore, il resto non m'interessa…» e, come se non bastasse, «L'Union Jack è la nostra bandiera…». Parole pesanti, quelle di Rotten, vere e proprie pugnalate al cuore per chi ha creduto nella fiammata del punk, ma non finiscono qui. Alla sua sottile campagna demolitoria non poteva sfuggire la politica. Rinunciando anche all'uso intelligente dell'ironia e dello sberleffo lui, che vive stabilmente a Los Angeles si chiede cosa sia successo in Gran Bretagna e come mai la gente non abbia votato per i conservatori. Anzi, va più in là, dichiarando che «.. il socialismo é una barzelletta». Decisamente non poteva fare di più per conquistarsi la fiducia del grande circo mediatico del Giubileo. Il nostro, però, riesce a superare anche ogni più ottimistica previsione, abbracciando con convinzione, sia pur a modo suo, la causa della Regina. Sorprendendo anche i suoi interlocutori esprime un pubblico apprezzamento per la sovrana britannica («…lei va bene, é suo figlio Carlo che non mi piace e finché lo tengono lontano dal trono mi va benissimo»). Questo è ciò che resta dei Sex Pistols. Per chi ha amato, vissuto e sperato nell'impossibile fiammata musicale del punk cade un mito, ma non cambia la realtà.


24 maggio, 2021

24 maggio 2002 - Umberto Bindi, il capostipite

Il 24 maggio 2002 muore a Roma Umberto Bindi il capostipite universalmente riconosciuto della cosiddetta “Scuola genovese” dei cantautori. Nato nel 1933 a Genova, compie i suoi primi studi musicali presso il Conservatorio della città ligure. Nella seconda metà degli anni Cinquanta viene scoperto e scritturato da Alfredo Rossi della Ariston e nel 1958 partecipa per la prima volta come autore, al Festival di Sanremo con I trulli di Alberobello, un brano interpretato dal Duo Fasano e da Aurelio Fierro. Il successo arriva l’anno dopo quando Don Marino Barreto jr. interpreta Arrivederci, una canzone da lui scritta insieme a Giorgio Calabrese che scala rapidamente la classifica dei dischi più venduti. Tra le composizioni più significative della sua carriera ci sono brani come È vero, che segna il debutto di Mina al Festival di Sanremo e, soprattutto, Il mio mondo, il cui testo porta la firma di Gino Paoli e che viene direttamente interpretato dallo stesso Bindi. Proprio questa canzone arriva al primo posto della classifica britannica dei dischi più venduti nella versione di Cilla Black con il titolo di You're my world. Lo stesso brano riscuote poi un grande successo negli Stati Uniti anche nel 1977, quando torna fra i dischi più venduti d'America nell'interpretazione di Helen Reddy. Nel 1975 riceve il Premio Tenco come miglior artista italiano e nel 1985 Antonella Ruggiero, Loredana Berté, Sonia Braga, Celeste, Anna Identici, Fiorella Mannoia e Ornella Vanoni realizzano un album con le sue canzoni. 


23 maggio, 2021

23 maggio 2008 - Dopo vent’anni torna Indiana Jones

Si intitola “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” il film che segna il ritorno nelle sale cinematografiche dell’avventuroso archeologo interpretato da Harrison Ford. Diretto da Steven Spielberg, scritto e prodotto da George Lucas, esce nelle sale italiane il 23 maggio 2008. La storia, ambientata nel 1957 vede l’invecchiato Indiana Jones costretto a fronteggiare agenti dell'Unione Sovietica guidati dalla seducente Cate Blanchett alla ricerca di un teschio di cristallo. “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” è il quarto capitolo cinematografico delle avventure del famoso archeologo, ma in realtà sarebbe il ventiseiesimo nel conteggio venissero presi in considerazione oltre ai film anche le produzioni televisive.






22 maggio, 2021

22 maggio 1950 - Bernie Taupin, l’alter ego di Elton John

Il 22 maggio 1950 ad Anwick, un villaggio vicino a Sleaford, nel Lincolnshire, in Inghilterra nasce Bernie Taupin. Figlio di una famiglia agiata, nel 1967 conosce Elton John e contribuisce in modo fondamentale al suo successo tra il 1970 ed il 1976 scrivendo i testi di quasi tutte le canzoni più importanti di quel periodo. Legati, oltre che sul piano artistico, anche sul piano sentimentale, i due artisti dopo aver iniziato a lavorare insieme, ottengono la loro prima scrittura dalla Dick James Music, una casa di edizioni musicali che li mette sotto contratto per sole dieci sterline alla settimana. Bernie, oltre a pubblicare come solista l'album Taupin nel 1971, l’anno dopo cura la produzione dell'album American gothic di David Ackles. La sua storia e il suo rapporto con Elton ispirano nel 1975 l'album Captain Fantastic dello stesso Elton John, da cui però si separa nella seconda metà degli anni Settanta. Dopo aver lavorato con vari artisti, tra i quali Alice Cooper, per il quale scrive i testi di From the inside, nel 1983 torna con Elton John, ricostruendo così una delle coppie più creative della storia del rock. Molti suoi testi sono stati raccolti e pubblicati in vari volumi nel corso degli anni. Nel 2004 scrive, con Courtney Love, la canzone Uncool, per l’album America's Sweetheart, che segna il debutto come solista della cantante. Nel 2006 vince un Golden Globe per i testi della canzone A Love That Will Never Grow Old inserita nel film “Brokeback Mountain”. Nel 2007 scrive dieci nuove canzoni autobiografiche per l’album di Elton John The Captain & the Kid in cui si parla della loro esperienza a partire dal trionfale sbarco in Usa nel 1970.


21 maggio, 2021

21 maggio 2004 - Nuova sede dell’Associazione Percento Musica

Il 21 maggio 2004 a Roma in Via dei Cessati Spiriti 89, a partire dalle 15,30 musicisti, pittori e vari artisti festeggiano l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione Percento Musica. Nata nel 2000 come un progetto didattico concepito, realizzato e gestito interamente da musicisti che si conoscono e suonano insieme da molti anni l’Associazione è divenuta una struttura di Promozione Sociale che opera nell’ambito della promozione di attività culturali, soprattutto nell’ambito della musica moderna. Con l’apertura della nuova sede, una struttura completamente autonoma, sita in una villa dei primi del Novecento immersa in un parco alberato. con aule ampie e insonorizzate, fa un ulteriore salto di qualità. Per la festa d'ianugurazione due aule con strumentazione vengono messe a disposizione di tutti coloro che vorranno cimentarsi in un’esibizione. Nell'arco della giornata poi si può assistere a brevi concerti degli insegnanti presenti: Vincenzo Mancuso, William Stravato, Nico Stufano, Claudia Arvati, Joy Garrison, Ramberto Ciammarughi, Massimo Carrano e tanti altri. Tra le altre iniziative ci sono anche due performance pittorico-musicali di Alexander Jakhnagiev e Pietro Mascetti.

20 maggio, 2021

20 maggio 1933 – Il sassofono baritono di Charles Davis

Il 20 maggio 1933 nasce a Goodman, nel Mississippi, Charles Davis, uno dei rari strumentisti di sassofono baritono della storia del jazz. Cresciuto a Chicago, nel 1952 suona musica da ballo e nel tempo libero è uno dei tanti musicisti che gravitano intorno ai progetti di Sun Ra. È proprio Pat Patrick, il sax baritono di quell'orchestra, ad avviarlo all'uso specifico del suo strumento. Nel 1954 debutta con il gruppo di Jack McDuff passando poi all'orchestra di Al Smith che schiera come cantante Billie Holiday. Negli anni seguenti torna con Sun Ra e poi lavora con la band di Dinah Washington. A partire dall'estate del 1959 fino a quasi tutto il 1960 suona col trombettista Kenny Dorham e successivamente si trasferisce a New York, dove lavora con musicisti di stili anche molto diversi, come Illinois Jacquet, Steve Lacy, Lionel Hampton, Hank Crawford, John Coltrane e John Tchicai. Tra il 1965 e il 1966 forma e dirige un proprio quintetto. Nello stesso periodo collabora anche con la Jazz Composers Guild che diventa poi Jazz Composers Orchestra.. Nella sua carriera suona con quasi tutti i grandi protagonisti della jazz della seconda metà del Novecento. Muore il 15 luglio 2016.




19 maggio, 2021

19 maggio 1956 - La prima pietra dell’Autostrada del Sole

Il 19 maggio 1956, nel cantiere aperto a San Donato Milanese, viene posta la prima pietra della costruzione dell’Autostrada del Sole. L’evento viene così raccontato dal Corriere della Sera: «L’atto di nascita dell’Autostrada del Sole ha avuto ieri nelle campagne di San Donato Milanese una consacrazione solenne. Quella che in meno di otto anni sarà l’arteria modernissima di grande e celere comunicazione fra Nord e Sud, attraverso l’Appennino, non era ieri, sul terreno, rappresentata soltanto dal cippo d’origine nel quale Giovanni Gronchi avrebbe murato la pergamena commemorativa, benedetta dall’arcivescovo e firmata da uno stuolo di alte personalità di Governo. A un allestimento tra scenografico e simbolico era affidato l’ufficio di rendere quasi tangibile in sintesi sul luogo della cerimonia la futura strada, o almeno l’idea di essa, la sua fisionomia, il percorso persino. Lungo un centinaio di metri di una doppia pista che davanti al cippo appariva prendere avvio in direzione del Mezzogiorno, non costruita, solo raffigurata con sabbia, bordi bianchi e spartitraffico erbosi, erano dislocati gran cartelli con le insegne di Bologna, Firenze, Roma, Napoli: le tappe, cioè, dei 738 chilometri che da Milano porteranno alla meta. Alto più di due metri, bianco, il cippo inaugurale con la sua iscrizione latina si erge all’altezza del chilometro 6,136 da Milano, fra la via Emilia e la ferrovia. L’abitato più vicino è la cascina Bagnola, in comune di San Donato. Su una tribuna presso il cippo, in attesa del Capo dello Stato erano convenute le autorità con l’arcivescovo mons. Montini. Giovanni Gronchi è giunto col ministro dei Trasporti on. Angelini alle 17.20. Un reparto del 27° Artiglieria ha reso gli onori militari, mentre l’inno di Mameli squillava dagli ottoni della banda dei carabinieri».

18 maggio, 2021

18 maggio 1957 – Celentano e Mina al Festival del Rock and roll di Milano

Il 18 maggio 1957 l’esibizione di Adriano Celentano al Festival del Rock and roll di Milano scatena il finimondo. Adriano sale sul palco in maglietta rossa e blue jeans insieme ai Rocky Boys, la sua band di fresca creazione. Bastano poche note per far esplodere gli oltre diecimila spettatori stipati come sardine nel Palazzo del Ghiaccio. Il risultato è sconvolgente con sedie divelte, ragazzine che urlano, mentre un centinaio di ragazzi rimasti fuori si scontra con la polizia. Nella stessa manifestazione trova la sua consacrazione anche Mina, soprannominata “La tigre di Cremona”. La ragazza fa letteralmente saltare il pubblico sulle sedie con una stralunata versione di Nessuno, un brano presentato poco tempo prima al Festival di Sanremo da Wilma De Angelis e Betty Curtis. È una canzone di stampo melodico che, nelle sue mani, viene letteralmente stravolta. Di fronte a un pubblico di giovani entusiasti, Mina spezza la melodia del brano, elimina i salti di tonalità, ne aumenta il ritmo disinteressandosi totalmente del testo le cui parole vengono sillabate in funzione ritmica raddoppiando le vocali e diminuendo le consonanti doppie a suo piacere.


17 maggio, 2021

17 maggio 1932 - Dave Izenzon, un cesellatore del contrabbasso

Il 17 maggio 1932 nasce a Pittsburgh, in Pennsylvania, il contrabbassista David Izenzon, detto Dave. Inizia a studiare il contrabbasso nel 1956, diplomandosi poi nel 1963, Più o meno nello stesso periodo suona in vari gruppi della sua zona. Nel 1958 ottiene la prima scrittura importante e si ritrova a suonare al fianco del noto pianista Dodo Marmarosa. Nel 1961 si trasferisce a New York. dove collabora con alcuni tra i migliori improvvisatori della nuova scena newyorkese come Bill Dixon, Archie Shepp, Paul Bley e Sonny Rollins. A partire dal 1962 inizia a collaborare con il sassofonista Ornette Coleman. Nel 1967 si mette in proprio dando vita a un quintetto che opera prevalentemente a New York. Nel 1968 viene chiamato a insegnare storia della musica al Bronx Community College, dove resta fino al 1971 pur non rinunciando a suonare con musicisti quali Jaki Byard e Perry Robinson. Nel 1972 riduce bruscamente la propria attività di musicista per dedicarsi al figlio, in condizioni precarie di salute dopo un grave incidente. Ritorna sulla scena musicale tra il 1977 e il 1978, collaborando e incidendo con il batterista Paul Motian, il vibrafonista Karl Berger e il sassofonista Charles Brackeen. Nel 1979 in seguito a vari problemi cardiaci decide, su consiglio dei medici, di ridurre l’attività e condurre una vita più riposata. L’8 ottobre, dalla finestra del proprio appartamento vede un malvivente asportare alcuni oggetti dalla sua macchina. Precipitatosi in strada all'inseguimento del ladro, crolla sul marciapiedi colto da infarto e muore in pochi istanti.


16 maggio, 2021

16 maggio 2007 - Nicolas Sarkozy è il nuovo presidente francese

Nicolas Sarkozy, il candidato gollista dell'UMP ("Union pour un Mouvement populaire") è il nuovo Presidente della Repubblica Francese. Favorito da tutti i sondaggi ottiene il 53,35% dei voti mentre la sua avversaria, la socialista Ségolène Royal si ferma al 46,65 % dei suffragi. Figlio di immigrati ungheresi il cinquantaduenne neopresidente è deputato dal 1977 e nel 1993 ha ottenuto per la prima volta l’incarico di ministro. Il 16 maggio 2007 si insedia nella carica che da dodici anni era stata ricoperta da Jacques Chirac.

15 maggio, 2021

15 maggio 1988 – Ligabue? Un giovane dj!

Il 15 maggio 1988 a Reggio Emilia si conclude la rassegna-concorso Terremoto Rock, riservata a cantanti e gruppi emergenti. La vittoria arride al ventottenne Luciano Ligabue, un dj radiofonico di Correggio abbastanza conosciuto in zona che si è presentato sul palco accompagnato dal gruppo degli Ora Zero. Il premio per il vincitore è costituito dalla possibilità di incidere un singolo. Per l’occasione Ligabue sceglie il suo brano Anime in plexiglass.


14 maggio, 2021

14 maggio 2004 - L’Art Ensemble of Chicago in tour ricordando Lester Bowie e Malachi Favors

Il 14 maggio 2004 parte da Roma un breve tour italiano del leggendario Art Ensemble of Chicago articolato su quattro concerti: il 14 maggio a Roma, il 15 e 16 a Milano e il 18 a Vicenza. Il tour era stato originariamente programmato per presentare al pubblico l'album Reunion e per un omaggio allo scomparso Lester Bowie. Dopo la scomparsa all’inizio del 2004 di Malachi Favors, lo storico bassista del gruppo, i compagni hanno cambiato il titolo del tour che ora porta il nome di “Tribute to Lester Bowie & Malachi Favors”. I concerti italiani diventano così l’occasione per gli appassionati di ascoltare dal vivo il giovane talento di Corey Wilkes, il trombettista che Roscoe Mitchell ha scelto per prendere il posto che fu di Lester Bowie nonché il nuovo bassista Jaribu Shahid, proveniente dai Note Factory, sostituto di Malachi. La formazione che si esibiace sui palchi italiani, oltre ai due citati e al leader Roscoe Mitchell, schiera il sassofonista Joseph Jarman e il percussionista Famoudou Don Moye, affiancato dagli strumenti percussivi africani di una guest star d’eccezione come Baba Sissoko.


13 maggio, 2021

13 maggio 1928 - Clara Jaione, la cantante dell’allegria

Il 13 maggio 1928 nasce a Roma la cantante Clara Jaione. Nel 1947 vince il concorso per voci nuove indetto dalla RAI. Vivace e spigliata, con la sua voce fresca e sbarazzina in breve tempo diventa una delle maggiori esponenti del cosiddetto “filone dell’allegria”. È il maestro Giulio Razzi il primo a intuire le sue qualità e a suggerire ad Armando Fragna, suo capo-orchestra, l’idea di affidarle canzoni orecchiabili, ricche di humor e doppi sensi al limite del surreale. Il suo primo successo è, nel 1948 I pompieri di Viggiù, cui seguono, tra gli altri I cadetti di Guascogna, Arrivano i nostri, Nanà del varietà e L’onorevole Bricolle. Tra il 1948 e il 1953 è una delle cantanti più amate e seguite dal pubblico radiofonico. Spesso ospite nelle trasmissioni di Paolo Limiti, è tornata in televisione il 17 ottobre 2008 partecipando alla trasmissione di Raiuno “I migliori anni”, condotta da Carlo Conti e il 26 febbraio 2009 per un'apparizione cantando I pompieri di Viggiù alla trasmissione di Raiuno "Affari tuoi". Muore a Roma il 6 ottobre 2011.

12 maggio, 2021

12 maggio 1935 – Nadia Liani, dal nuoto alla canzone

Il 12 maggio 1935, nasce a Parma la cantante Nadia Liani, registrata all’anagrafe con il nome di Nadia Aliani. Da giovanissima viene avviata allo sport dai genitori e partecipa a varie gare di nuoto affermandosi come una delle più promettenti nuotatrici della sua provincia. Parallelamente coltiva la passione per la musica studiando violino nel conservatorio della sua città e canticchiando in feste della zona. La svolta nella sua vita arriva nel 1959 quando Nadia, che lavora come modellista in una fabbrica di giocattoli, vince il concorso per voci nuove della RAI e partecipa con un buon successo al programma radiofonico “Giudicateli voi”, dedicato ai nuovi talenti. Con la sua voce calda e sensuale l'anno dopo continua a esibirsi ai microfoni della radio prima con l'orchestra di Carlo Esposito e poi con quella di Cinico Angelini. Nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Jolanda Roaain cantando Una goccia di cielo, un brano che viene bocciato dalle giurie. Fra le sue interpretazioni sono da ricordare Mes mains, Febbre di musica e Parle-moi d'amour.


11 maggio, 2021

11 maggio 1926 - Beryl Bryden, la stella del jazz tradizionale britannico

L’11 maggio 1926 nasce a Norwich, in Inghilterra la cantante Beryl Bryden. Dopo aver cominciato giovanissima a cantare in vari gruppi jazz della sua zona nel 1945 si trasferisce a Londra. Qui diventa una delle interpreti più richieste e canta con una lunga serie di gruppi di jazz tradizionale compresi i celebrati Dixielanders di George Webb. Nei primi anni Cinquanta si esibisce a lungo a Parigi, dove ha partecipa anche a uno dei famosi concerti che Lionel Hampton tiene all'Olimpia. Canta poi in Germania, in Olanda e in altri paesi europei, con l'orchestra di Fatty George. Si esibisce in moltissimi rogrammi radiofonici e televisivi e dai primi anni Sessanta partecipa a numerosi festival di jazz, in Francia, Svizzera, Austria, Cecoslovacchia e in Polonia. Nel 1965 effettua una tournée in Africa e nei primi anni Settanta canta con Graeme Bell in Australia. Alla metà degli anni Settanta è in Olanda con Bud Freeman e Jimmy McPartland. Personaggio molto popolare, negli anni Cinquanta e Sessanta è considerata la stella più luminosa dell'ambiente del jazz tradizionale britannico. Muore il 14 luglio 1998.


10 maggio, 2021

10 maggio 1968 - "Les anarchistes", un inno per la notte delle barricate

Il 10 maggio 1968 alla Salle de la Mutualité, nel corso di uno spettacolo destinato a raccogliere fondi per la rivista anarchica “Le monde libertaire”, Léo Ferré interpreta per la prima volta la canzone Les anarchistes, (...Non son l’uno per cento, ma credetemi esistono/figli di troppo poco o di origine oscura/non li si vede che quando fan paura/sono gli anarchici...) un brano destinato a diventare una specie di inno degli “irregolari della rivoluzione” di tutto il mondo. Con quell’esibizione Leo Ferré lascia una sorta di firma su una notte particolare, ricordata ancora oggi come “la nuit des barricades”, la notte delle barricate. Proprio alla sera di quel 10 maggio 1968 più di ventimila manifestanti occupano il Quartiere Latino chiudendone le strade di accesso con barricate robuste che in qualche caso superano anche i tre metri d’altezza. Mentre la popolazione simpatizza con i giovani gli inviti a sgomberare non sortiscono alcun effetto. Dopo un lungo alternarsi di minacce e trattative, alle 2 e un quarto della notte le forze antisommossa della polizia francese muovono all’assalto della prima barricata. È quella di Rue Gay-Lussac. I manifestanti resistono accanitamente e solo alle prime luci dell’alba, cioè più di tre ore dopo l’inizio degli scontri, le forze dell’ordine completeranno lo sgombero dell’ultima barricata eretta dai rivoltosi. Il bilancio degli incidenti è di oltre trecentocinquanta feriti (duecentocinquanta tra i poliziotti e il resto tra i manifestanti). La notte delle barricate è considerata l’inizio del Maggio francese. Per una non troppo casuale coincidenza Les anarchistes di Leo Ferré ne è diventata la simbolica colonna sonora.


09 maggio, 2021

9 maggio 1946 - Addio al re senza rimpianti

Il 9 maggio 1946 tra le migliaia di emigrati costretti a lasciare il loro paese per cercare fortuna all’estero c’è, ovviamente in condizioni ben diverse, anche la famiglia Savoia, cui gli italiani non hanno perdonato l’acquiescenza verso il fascismo, le inique leggi razziali e, soprattutto, lo sbandamento e l’ingloriosa fuga dopo l’8 settembre, che aveva lasciato allo sbando gran parte del paese, caduto nelle mani degli occupanti tedeschi. Proprio il 9 maggio 1946 Vittorio Emanuele III si imbarca sull’incrociatore Duca degli Abruzzi per andarsene in volontario esilio, dopo aver firmato l’atto di abdicazione in favore del figlio Umberto II, nell’estremo tentativo di salvare il destino della monarchia. Morirà un anno dopo ad Alessandria d’Egitto. Per l’istituzione monarchica non c’è, però, più niente da fare. Il 2 giugno si svolge il referendum istituzionale e il 54% degli elettori si pronuncia a favore della Repubblica. Umberto di Savoia lascia definitivamente l’Italia il 13 giugno partendo dall’aeroporto di Ciampino con destinazione Cascais, in Portogallo. Il 28 giugno l’Assemblea Costituente, con un gesto simbolico di riconciliazione tra le due fazioni che si sono confrontate con toni molto aspri nella campagna referendaria appena conclusa, elegge a capo provvisorio dello Stato un monarchico napoletano moderato, Enrico De Nicola.

08 maggio, 2021

8 maggio 1899 - Jack Bland, il gelataio con l’hobby del banjo

L’8 maggio 1899 nasce a Sedalia, in Missouri, Jack Bland, uno dei personaggi più singolari del jazz del primo Novecento. Gelataio di professione e banjoista per diletto fa parte del nucleo originale dei Mound City Blue Blowers, il complesso novelty che Red McKenzie forma a St. Louis nel 1924. Con questo gruppo, nelle sue varie edizioni resta per parecchi anni. Cessata l’attività di gelataio, nel 1930 se ne va a New York dove ottiene scritture da vari gruppi. Nel 1932 partecipa alle sedute di registrazione dei Rhythm Makers. Nella Grande Mela dà vita anche a un proprio trio che tra il 1940 e il 1941 si esibisce al Billingsley Club. Nel 1942 passa con Marty Marsala e poi si unisce al gruppo di Art Hodes. Nel 1944 è di nuovo a capo di un proprio gruppo che suona al Club 51 di New York. Qualche anno dopo si stabilisce in California e, se si eccettua qualche occasionale apparizioni sulle scene di Los Angeles, si ritira a vita privata. Muore nel 1968.