04 settembre, 2021

4 settembre 1922 - Bob Greene, una passione per Jelly Roll Morton

Il 4 settembre 1922 nasce a New York il pianista Bob Greene. Il suo incontro con il pianoforte avviene quasi per caso e sull'onda della passione. Egli infatti impara a suonare da solo ascoltando i dischi di Jelly Roll Morton. Appena può cerca di perfezionare la sua tecnica e in breve si fa notare dal clarinettista George Lewis che gli propone di partecipare a un concerto alla Preservation Hall. Le sue prime incisioni importanti risalgono al 1952, quando registra alcune facciate per la Blue Note, con Sidney De Paris. Dopo aver lavorato con importanti personaggi di scuola New Orleans come i famosi batteristi Baby Dodds e Zutty Singleton, forma un'orchestra che ha in repertorio gran parte dei brani dei Red Hot Peppers di Roll Morton. La formazione, in gran parte composta di giovani musicisti, si avvale della collaborazione di Tommy Benford, che aveva suonato originariamente la batteria proprio con Morton. Muore nel 2013.


03 settembre, 2021

3 settembre 1982 - Assassinato Dalla Chiesa

Il 3 settembre 1982 vengono assassinati a Palermo in un agguato il generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Il generale Dalla Chiesa, considerato l’artefice principale della spietata guerra condotta dallo stato contro le formazioni armate degli "anni di piombo" era stato incaricato di coordinare e di guidare la lotta contro la criminalità organizzata. Dopo la sua morte molte voci si levano a denunciare la collusione tra mafia e politica che ne avrebbe preordinato e realizzato prima l’isolamento e successivamente l’annientamento.

02 settembre, 2021

2 settembre 1917 - Laurindo Almeida, un precursore della bossa nova

Il 2 settembre 1917 nel villaggio di Prainha, nei pressi di Santos, nello Stato di San Paolo, in Brasile, nasce il chitarrista Laurindo Almeida. Comincia presto a studiare musica e all'età di trent'anni, dopo aver suonato e diretto le orchestre di un'emittente radiofonica di Rio de Janeiro e al Casino di Urca, si trasferisce neg1i Stati Uniti dove ha occasione di farsi notare come solista nell'orchestra di Stan Kenton. La collaborazione con Kenton dura a lungo sua come strumentista che come compositore di brani innovativi di jazz progressivo. Nel 1953, in collaborazione con il sassofonista Bud Shank, Almeida rielabora e registra molte composizioni popolari brasiliane. Questo lavoro fa di lui una sorta precursore della cosiddetta bossa nova, la commistione tra la musica popolare brasiliana e il jazz che diventa popolarissima prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo nei primi anni Sessanta. In quel periodo, infatti, la fusione tra moduli improvvisativi jazzistici e materiali musicali brasiliani di estrazione popolare proposta dal chitarrista viene accettata anche dalla critica più conservatrice e Almeida decide di unirsi al Modern Jazz Quartet. Nel frattempo continua la propria attività in campo più propriamente accademico, lavorando con la moglie, il soprano Deltra Eamon, e con varie orchestre sinfoniche. Nei primi anni Settanta rinnova la propria collaborazione con Bud Shank, partecipando al gruppo L. A. Four insieme allo stesso Shank, al bassista Ray Brown e al batterista Shelly Manne. I quattro musicisti ripropongono una sorta di collage tra i moduli jazzistici della West Coast e i ritmi della bossa nova. Oltre all'attività discografica e concertistica, il chitarrista ha al proprio attivo un intenso lavoro nel campo dell'arrangiamento, soprattutto per la televisione e il cinema. Muore a Van Nuys di Los Angeles il 26 giugno 1995.


01 settembre, 2021

1° settembre 1891 - Ferdinando, padre della Lambretta

Il 1° settembre 1891 nasce a Pescia Ferdinando Innocenti, figlio di Dante: Il ragazzo intraprendente impara a fare il fabbro e nel 1906 fonda le “Ferramenta Innocenti”, un’azienda specializzata in recuperi e vendita di ferrame usato. Il giovane Innocenti, ritrovatosi alla guida dell’impresa a soli diciotto anni segue affascinato le sperimentazioni tecniche per l’utilizzo dei tubi nelle costruzioni e decide che quello sarà il prodotto del futuro. Fa proprie le tecnologie della Dalmine, adotta il sistema di montaggio/smontaggio messo a punto dalla britannica Scafolding e trasferisce baracca e burattini in quel di Roma. Lo stabilimento dell’Urbe produce ponteggi per l’edilizia e impianti d’irrigazione ottenendo commesse prestigiose, dal sistema d’irrigazione dei giardini del papa a Castelgandolfo alle tribune “posticce” per gli stadi che ospitano i mondiali di calcio del 1934. Nel 1933 apre i battenti lo stabilimento di Lambrate che, anche grazie alle commesse belliche, diventa un’area industriale così importante e così grande da poter deviare anche il corso del fiume Lambro. Ai motori l’Innocenti arriva nel dopoguerra quando, in piena ricostruzione, si pensa a un mezzo leggero capace di rispondere alle nuove esigenze di mobilità della popolazione italiana. La prima idea è quella di produrre uno scooter sfruttando l’esperienza e la tecnologia nel lavorare le lastre d’alluminio. Il primo progettista è il colonnello D’Ascanio che, dopo una lite con Ferdinando, se ne va alla Piaggio dove inventerà la Vespa. Gli subentra un altro ex ufficiale, il colonnello Torre, che progetta la Lambretta, destinata a un grande successo negli anni Cinquanta. Il primo a pensare alle automobili è Luigi Innocenti, figlio di Ferdinando e subentratogli alla guida dell’impresa che, dopo vari tentativi, prende contatti con la britannica BMC per produrre su licenza l’Austin A40, un’utilitaria a due porte spinta da un motore da 950 cc. Proprio sulla base della A40 l’Innocenti realizza, con l’aiuto della Ghia, le Innocenti 950 Spider e Coupé. Nel 1963 fa anche il tentativo di inserirsi nel segmento delle vetture medie a quattro porte con la Innocenti IM3, versione italiana della Morris 1100. Il miglior momento dal punto di vista produttivo della casa di Lambrate coincide con il boom della Mini, la rivoluzionaria vetturetta britannica divenuta uno dei simboli della rivoluzione giovanile degli anni Sessanta. Innocenti inizia a produrla su licenza nel 1965. L’anno dopo Ferdinando Innocenti muore.


30 agosto, 2021

30 agosto 1950 - Claudio Di Nicola, soulman made in Italy

Il 30 agosto 1950 nasce ad Atri, in provincia di Teramo, Claudio Di Nicola. In possesso si una voce particolarmente esplosiva e con un'impostazione quasi naturalmente "nera", Claudio Di Nicola inizia giovanissimo a cantare soul e rhythm and blues e nel 1969 se ne va per un anno in Germania a cantare nei club della Nato. Tornato in Italia continua instancabile a esibirsi senza mai tradire il genere. Negli anni Ottanta dà vita ai Body & Soul. All'International Soul Festival di Porretta Terme ha cantato in duetto con il grande Solomon Burke.


29 agosto, 2021

29 agosto 1946 - Junior Magli, tra beat e melodia

Il 29 agosto 1946 nasce a Bologna il cantante Luigi Pazzaglini, destinato a conoscere una breve ma intensa stagione di sucecssi con il nome d'arte di Junior Magli. In possesso di una voce calda e aggressiva nella prima metà degli anni Sessanta, giovanissimo, vince il Festival di Bellaria e poi si fa notare nei locali della sua zona per la sua capacità di fondere la melodia italiana con le ritmiche del beat e del rhythm and blues. Il successo arriva quasi all'improvviso nel 1968 quando vince la Gondola d'Argento alla Mostra di Venezia con La nostra favola, versione italiana di Delilah, un grande successo di Tom Jones. Nello stesso anno partecipa anche al Festivalbar con La calda estate. Nel 1969 debutta al Festival di Sanremo in coppia con i Casuals interpretando il brano Alla fine della strada la cui versione inglese, Love me tonight, diventa un successo di Tom Jones. Nello stesso anno prende parte sia al Cantagiro, dove presenta Apri la porta, versione italiana di Make me an island di Joe Dolan, e al Disco per l'Estate con Noi due. Il 1969 si chiude con il buon successo di A lei, versione italiana di One day di John Rowles, e Oh Lady Mary, versione italiana dell'omonimo brano di David Alexander Winter. Nel 1970, dopo il deludente risultato al Disco per l'Estate con Il momento dell'addio entra in una fase di appannamento. Torna nel 1972 con un nuovo contratto discografico e nel 1973 partecipa al Festival di Sanremo con Povero con il quale vince il Premio della Critica Giornalistica quale miglior interprete del Festival. Tra i riconoscimenti ottenuti nel suo periodo migliore ci sono anche l'Oscar della Canzone, la Grolla d'Oro e la Caravella d'Oro di Bari.


26 agosto, 2021

26 agosto 1972 - Armando Fragna, il rivale di Barzizza e Angelini

Il 26 agosto 1972 muore a Livorno Armando Fragna, direttore d’orchestra e compositore. Nel dopoguerra è uno dei protagonisti della Radio per l’impronta delle sue musiche e dei suoi arrangiamenti che più di altri, segnavano un punto di congiunzione tra la tradizione della canzone all’italiana e le moderne sonorità delle grandi orchestre statunitensi. Per molto tempo rappresenta il terzo incomodo tra i due grandi rivali Pippo Barzizza e Cinico Angelini. Nato a Napoli il 16 dicembre del 1898, esordisce giovanissimo nel mondo del teatro, dirigendo l’orchestra della Compagnia di Tecla Scarano. Diviene poi il più stretto collaboratore di Ettore Petrolini e si occupa della parte per altre prestigiose compagnie del varietà come quella di Isa Bluette, Totò, Anna Magnani e Renato Rascel. Negli anni Trenta inizia anche a scrivere colonne sonore e motivi musicali per il cinema riscuotendo grande successo con film come “Quei due”, del 1935 con Eduardo e Peppino de Filippo, “L’allegro cantante” del 1938 e, soprattutto, tre lungometraggi diretti da Mario Matteoli: “I pompieri di Viggiù” del 1949, “I cadetti di Guascogna” dell’anno dopo e "Arrivano i nostri" del 1951. Tra le sue canzoni più importanti si ricordano Signora fortuna, portata al successo da Carlo Buti, I pompieri di Viggiù, I cadetti di Guascogna e la popolarissima Qui sotto il cielo di Capri.


25 agosto, 2021

25 agosto 1975 - Junior Collins, il corno francese del Be Bop

Il 25 agosto 1975 muore a Dublin, nel New Hampshire, Junior Collins, suonatore di corno francese tra i protagonisti della scena del Be Bop. Registrato all'anagrafe con il nome di Addison S. Collins Jr., nasce a Shreveport, in Louisiana, nel 1922 compiendo regolari studi musicali. All'inizio della seconda guerra mondiale entra a far parte dell'orchestra di Glenn Miller a New Haven. Nel 1944, alla morte di Miller, continua a militare nella formazione sotto la guida di Tex Beneke. In seguito entra nell'orchestra di Benny Goodman ma non ci resta a lungo per l'incompatibilità che lo oppone al leader. Se ne va sbattendo la porta e dopo aver rimproverato a Goodman una serie di deficienze nell'intonazione). Nel 1948 entra a far parte della celebre Tuba Band guidata da Miles Davis con la quale si esibisce anche nel famoso concerto al Royal Roost di New York. Con la stessa formazione, il 4 settembre 1948, incide dal vivo i brani Why Do I Love You, Godchild, S'il Vous Plait, Moon Dreams e Hallucinations; il 18 settembre 1948, sempre dal vivo Darn That Dream, Move, Moon Dreams II, Hallucinations II, che vengono poi pubblicati nella collana intitolata Pre-Birth of the Cool. Fa parte anche del gruppo che incide parte del materiale poi pubblicato come Birth of the Cool. Il suo nome compare infatti nella formazione che il 21 gennaio 1949 registra Move, Jeru, Godchild e Budo mentre negli altri brani viene sostituito prima da Sandy Siegelstein e poi da Gunther Schuller. Collins fa anche parte della formazione che accompagna Charlie Parker e i Dave Lambert Singers il 22 maggio 1953 nella seduta di registrazione per la Verve di Old Folks, In The Still of the Night e If I Love Again. Inaspettatamente alla fine degli anni Cinquanta interrompe la carriera musicale per dedicarsi all'attività di assistente sociale che continuerà fino al giorno della morte. Interprete profondamente preparato e molto intelligente è uno dei pionieri dell'utilizzo del corno francese nell'ambito del linguaggio Be Bop.


24 agosto, 2021

24 agosto 1989 - A Villa Literno ammazzano Jerry Maslo

Il 24 agosto 1989 a Villa Literno, in provincia di Caserta, un gruppo di persone incappucciate e armate assale una baracca-dormitorio che ospita molti lavoratori africani, tutti occupati nelle imprese della zona, in prevalenza agricole. Il “commando” razzista sorprende le sue vittime nel sonno e colpisce per uccidere. Gli africani cercano di sottrarsi ai colpi con la fuga ma uno di loro, il giovane sudafricano Jerry Essan Maslo viene assassinato. Militante antiapartheid era fuggito dal suo paese per non dover più affrontare problemi di discriminazione razziale.

23 agosto, 2021

23 agosto 1963 - Glen Gray, il Presidente della leggendaria Casa Loma

Il 23 agosto 1963 muore a Plymouth, nel Massachusetts, il sassofonista Glen Gray, soprannominato Spike. Il musicista, che all'anagrafe è registrato come Glen Gray Knoblaugh nasce a Roanoke, nell'Illinois, il 7 giugno 1906 e inizia a studiare il sassofono quando ancora frequenta il Wesleyan College. Per qualche tempo la musica resta poco più di un hobby ma poi, dopo aver fatto vari mestieri, tra cui quello di cassiere di una compagnia ferroviaria, decide di mettere a frutto le sue qualità di sassofonista e raggranella numerose scritture in formazioni instabili e occasionali messe insieme per contratti brevi con locali e feste della sua zona. Intenzionato a far fortuna nel 1925 si trasferisce a Detroit, dove riesce a trovare spazio nella Orange Blossom Band in uno dei tanti gruppi che in quella città vengono organizzati e gestiti dall'impresario Jean Goldkette. Nel momento in cui l'orchestra si organizza in forma di cooperativa scegliendo come nome quello di un club canadese, Casa Loma, i musicisti che la compongono lo eleggono presidente. Nel lungo periodo di attività di questa orchestra, considerata la più nota e quotata tra le formazioni del periodo immediatamente precedente all'avvento dello swing continua a sedere tra i componenti della sezione fiati e solo nel 1937 inizia a porsi di fronte all'orchestra come fanno il leader delle grandi orchestre swing. Ritiratosi a vita privata negli anni Cinquanta, nel 1956 torna a suonare guidando un brillante complesso di studio con il quale riesce a ricreare il sound dell'orchestra Casa Loma. Nonostante il grande successo di quelle registrazioni Glen Gray considera il ritorno un evento eccezionale e si ritira definitivamente dalle scene.


22 agosto, 2021

22 agosto 2003 - Gloria Gaynor: penso che i rapper siano i poeti di oggi

Il 22 agosto 2003 a Rimini nella serata che chiude la manifestazione musicale Balamondo si esibisce Gloria Gaynor, per una sera di nuovo al centro dell’attenzione dei media e di un pubblico che non l’ha mai veramente dimenticata. Il suo destino si compiva quasi trent’anni prima, nel 1974, quando il produttore Meco Monardo la accompagnava nei Media Sound Studios di New York per registrare un paio di brani. La giovane, ma non più giovanissima, cantante affrontava la prova come se fosse un provino, uno dei tanti, forse l’ultimo che le veniva offerto. I due brani registrati erano Honey Bee! e Never Can Say Goodbye. La seduta non aveva la magia dei grandi eventi, soltanto Gloria sembrava un po’ più emozionata del dovuto. Nessuno aveva l’impressione di aver partecipato a un evento destinato a cambiare la storia della musica. Un solo elemento lasciava perplessi i turnisti di studio: entrambe le esecuzioni erano più lunghe delle canzoni destinate a finire su vinile, ben più del doppio. Era una stranezza non casuale. Meco, in fase di mixaggio, infatti inizia a lavorare sui suoni. Rovescia quelle che, fino a quel momento, erano state le regole auree di quel lavoro, cioè sistemare bassi elettrici e batterie sullo sfondo della registrazione, e porta in primo piano i canali dei bassi e dei tamburi della batteria. Qualche tocco d’ala in vari punti per non lasciare sola la struttura ritmica e il gioco è fatto: con Never can say goodbye iniziava il primo grande periodo d’oro della disco-music. Anche l’album omonimo introduce un’innovazione. Viene, infatti, mixato senza soluzione di continuità tra i brani in modo da fornire un’intera sequenza di musica ballabile. Il significato indotto era evidente: un buon ingegnere del suono, da solo, poteva realizzare un prodotto commercialmente accettabile. Il risultato, funzionale al profitto, è devastante dal punto di vista musicale perché uccide la funzione dell’artista, sostituito dai trucchi di produzione. La disco music genera personaggi a getto continuo, pronti a essere sostituiti. Gloria Gaynor, dopo un pugno di successi, tra i quali il vendutissimo I will survive, viene travolta dal destino che lei stessa aveva contribuito a creare. Il 22 agosto 2003 torna in Italia, sull’onda della nostalgia ma anche maturata da una lunga serie di esperienze in ambito soul che le hanno consentito di non finire nell’anonimato. Non vive fuori dalla realtà e ama le nuove frontiere della musica black: «Penso che i rapper siano i poeti di oggi e capisco la loro rabbia perché chi li ha preceduti non ha lasciato loro un mondo così bello».



21 agosto, 2021

21 agosto 1964 - Muore Togliatti

Palmiro Togliatti, il capo dei comunisti italiani, segretario generale del PCI e uno dei padri della Costituzione, muore a Jalta, in Crimea, il 21 agosto 1964 all’età di settantun anni. Dopo una lunga discussione la direzione del Partito Comunista autorizzerà la pubblicazione dei suoi ultimi scritti: il "Memoriale di Jalta", un quaderno di osservazioni sul movimento comunista internazionale ricco di spunti originali e di critiche. I suoi funerali, ai quali parteciperanno più di un milione di persone, verranno immortalati da Pier Paolo Pasolini nel film “Uccellacci e uccellini” oltre che in un celeberrimo quadro di Guttuso.


20 agosto, 2021

20 agosto 1960 - Il tragico destino di Mario Riva

Il 20 agosto 1960 muore tragicamente Mario Riva, uno dei personaggi più popolari del teatro, del cinema e della televisione di quel periodo. Registrato all’anagrafe con il nome Mario Bonavolontà, nasce Roma il 26 febbraio 1913. Figlio del compositore Giuseppe Bonavolontà, dopo aver esordito come "rumorista" alla radio e alla società di doppiaggio Fono Roma entra nella compagnia di prosa di Radio Roma. Nel 1943 inizia a presentare spettacoli di musica leggera e l’anno successivo ottiene un buon successo al fianco di Totò e Anna Magnani. Alla fine della guerra viene scritturato dal cantante Luciano Tajoli che lo vuole nei suoi spettacoli per intrattenere il pubblico come comico e presentatore brillante. Nel 1947 incontra a Monza l’attore Riccardo Billi, con il quale ha già avuto modo di lavorare, e decide di formare con lui la coppia Billi e Riva. I due ottengono un successo travolgente tanto che, per otto anni, diventano una delle più richieste coppie comiche dello spettacolo italiano. Nel 1955 il sodalizio si rompe e Mario Riva fa il suo debutto televisivo nella rivista "Duecento al secondo". Quando Garinei e Giovannini sono incaricati di studiare un varietà a premi sulla falsariga del successo televisivo americano "Name this tune" pensano a lui come intrattenitore e presentatore. Nasce così ‘Il Musichiere’, un programma destinato a entrare nella storia della televisione e del costume italiano che fa di Mario Riva uno dei personaggi televisivi più amati d’Italia. Al culmine del successo il destino ha, però, preparato per lui un tragico epilogo. La sera del 20 agosto 1960 sul palcoscenico del Festival del Musichiere all’Arena di Verona cade in una botola riportando ferite mortali. La sua scomparsa getta nel lutto l’Italia intera e più di cinquantamila persone accompagnano il corteo funebre.


19 agosto, 2021

19 agosto 1940 - Johnny Nash, l'idolo dei teenager

Il 19 agosto 1940 nasce a Houston, in Texas, John Lester Nash Jr. destinato a diventare alla fine degli anni Cinquanta con il nome d'arte di Johnny Nash uno degli idoli dei teenager. È ancora giovanissimo quando le sue interpretazioni di brani come A teenage sings the blues, A very special love e The teen commandements mandano in visibilio i ragazzi e soprattutto le ragazzine che accorrono numerosissime ai suoi concerti. All'inizio degli anni Sessanta però la sua stella sembra appannarsi. Nuovi generi e nuovi idoli si affacciano sulla scena musicale mentre lui, impegnato anche sul fronte cinematografico, fatica a tenere il passo con i tempi. Inaspettatamente l'incontro con la Giamaica e la scoperta dei suoi ritmi e delle sue atmosfere musicali favoriscono il suo rilancio. In questo periodo Johnny lavora anche con Bob Marley e pubblica brani di successo come Hold me tight del 1968, You got soul e Cupid del 1969, I can see cleary now, Stir it up e There are more questions than answers del 1972. Nella seconda metà degli anni settanta, lontano dai momenti migliori della sua carriera e dal successo discografico, continua a cantare in show televisivi e nel circuito dei grandi club. Muore il 6 ottobre 2020.


18 agosto, 2021

18 agosto 2000 - Nasce la prima legge antipirateria made in Italy

Il 18 agosto 2000, viene definitivamente approvata dal Parlamento Italiano la legge n. 248, contenente "Nuove norme di tutela del diritto d'autore" ma destinata a diventare popolare come la "legge antipirateria”. Essa dispone che la tutela delle opere intellettuali, oltre ai tradizionali ambiti di competenza, riguardi anche «l’impiego di uno dei mezzi di diffusione a distanza, quali il telegrafo, il telefono, la radiodiffusione, la televisione, … la comunicazione al pubblico via satellite e la ritrasmissione via cavo o codificata con condizioni di accesso particolari». L’obiettivo dichiarato della legge è quello di fornire adeguati strumenti di analisi e di lavoro per contrastare alla radice il fenomeno della pirateria. Per questa ragione sono previste punizioni severe, in linea con quanto la normativa comunitaria in materia. Una conferma delle novità introdotte arriva anche dalle significative sanzioni amministrative accessorie che possono essere inflitte alle emittenti radiotelevisive, nonché agli stabilimenti di sviluppo e stampa, di sincronizzazione o di postproduzione, di masterizzazione, di tipografia o affini che esercitino attività di produzione industriale connesse alla realizzazione dei supporti contraffatti, e ai centri di emissione o ricezione di programmi televisivi. In questi casi si può arrivare anche alla cessazione temporanea dell’esercizio o dell’attività per un periodo da tre mesi ad un anno.

17 agosto, 2021

17 agosto 1951 - Sonia, quella delle Sorelle

Il 17 agosto 1951 a Prato nasce Sonia Natali, una ragazza "canterina" destinata a diventare la leader precoce di Sonia e le Sorelle, uno dei gruppi vocali più amati dai giovanissimi alla metà degli anni Sessanta. Ha soltanto quattordici anni quando, nel 1965, insieme alle due sorelle Nadia, di diciassette anni, e Luana di ventidue, lascia il laboratorio di sartoria dove lavora per debuttare nel mondo dello spettacolo con una presenza ai microfoni di Radio Firenze e un contratto alla Voce del Padrone. Il loro pigmalione è Narciso Parigi, scopritore ed estimatore del terzetto. Nello stesso anno Sonia e le Sorelle partecipano al Festival delle Rose e al Cantagiro. Tra le loro canzoni più famose ci sono Se mi lascio baciar, Sulla sabbia c'era lei e Lo faccio per amore. Un paio d'anni dopo quando le due sorelle decidono di chiudere la loro avventura musicale lei continua da sola pur senza più ottenere i risultati del gruppo. Nel 1969 partecipa al Festival di Sanremo con Non c'è che lei.

16 agosto, 2021

16 agosto 1943 - Shel Shapiro, l'allampanata voce dei Rokes

Il 16 agosto 1943 nasce a Londra Shel Shapiro, la voce dei Rokes, uno dei gruppi più popolari nell'Italia degli anni Sessanta. David Norman Shapiro, questo è il suo vero nome, nasce in Inghilterra per caso, perché nel 1906 suo nonno, un ebreo russo che suonava il corno nella banda dello Zar Nicola II, era scappato nell'isola. I genitori lo vorrebbero pianista, ma lui, dopo qualche tempo passato sui tasti bianchi e neri, s'innamora di una chitarra da cinque sterline regalatagli dal padre. Il colpo di fulmine pare destinato a esaurirsi in concerti ai matrimoni e alle feste ebraiche. Studente modello vuole laurearsi e diventare un medico chirurgo. La musica resta un hobby e un modo per raggranellare qualche soldo. Il destino ha deciso diversamente. Quando la sua band, gli Shel Carson Combo, arriva in Italia per una rapida marchetta in uno spettacolo di varietà inizia una cavalcata travolgente. Il nome del gruppo cambia. Nascono i Rokes e lui prende in prestito dal vecchio marchio il nome di Shel. La loro storia si chiude il 12 agosto 1970, a Ferrara, di fronte a dodicimila persone inconsapevoli di assistere all’ultimo atto. A differenza di altri colleghi dell'epoca, ridotti all'infinito a fare il verso a se stessi, l'allampanato inglese dai capelli lunghi non gioca con la memoria per guadagnarsi una sopravvivenza patetica. La musica è la sua vita, oggi come ieri. Produttore, arrangiatore, fertile ricercatore di nuovi talenti e attento osservatore delle evoluzioni, non ha sprecato il tempo a lucidare le vecchie foto: « Non amo parlare del passato. I Rokes, un'esperienza bellissima per me, sono limitanti quando ti accorgi che per alcune persone tu inizi e finisci lì». Non parlategli di riunioni perché si arrabbia, l'idea che le emozioni possano essere mantenute nel tempo chiuse in una sorta di museo non gli appartiene: «Tornare insieme? Neanche per una foto. Sarebbe una masturbazione mentale. Abbiamo trent’anni in più, siamo cresciuti, abbiamo la nostra vita… Bisogna lasciare le belle cose com’erano e trattarle con rispetto e pudore». Se gli si chiede come si definisce oggi lui risponde «Sono uno che vive, che combatte come tutti, o quasi. Uno che cerca di far valere i propri diritti nella vita quotidiana, che lotta per vivere, come il 99% dell’umanità».




15 agosto, 2021

15 agosto 1969 - In Italia "Je t’aime, moi non plus" è oscena

Il 15 agosto 1969 la commissione di censura della RAI decide di escludere la canzone Je t’aime, moi non plus interpretata da Serge Gainsbourg e Jane Birkin dalla lista dei brani che vengono diffusi nel corso della "Hit Parade" radiofonica presentata da Lelio Luttazzi. La ragione è una sola: quel brano é considerato oscena. Quella lunga sequenza di sospiri e parole suadenti che scorrono lenti su una accattivante base melodica oggi appare forse ingenuamente poetica più che sulfurea ed oscena ma per i censori italiani dell'epoca supera il cosiddetto "senso comune del pudore". Il brano verrà considerato osceno anche dalla magistratura ordinaria che disporrà il sequestro del disco su tutto il territorio italiano.


14 agosto, 2021

14 agosto 1926 - Buddy Greco, figlio d'arte in senso largo

Il 14 agosto 1926 nasce a Philadelphia, in Pennsylvania, Armando Greco, un tipo destinato a lasciare un segno importante nel jazz come pianista e come cantante con il nome d'arte di Buddy Greco. Pianista di stile moderno può essere considerato un figlio d'arte in senso largo. Suo padre è infatti un critico musicale e i suoi due fratelli sono musicisti di discreto valore. Comincia a interessarsi alla musica da giovanissimo e a soli diciotto anni guida un proprio trio che dirigerà fino al 1949. Il momento magico della sua carriera arriva tra il 1949 e il 1952 quando entra nell'orchestra di Benny Goodman come pianista e arrangiatore. Stilisticamente il suo pianismo appare ispirato da Art Tatum e solo per alcuni aspetti da George Shearing. Muore il 10 gennaio 2017.


13 agosto, 2021

13 agosto 1925 - Benny Bailey il trombettista innamorato dell’Europa

Il 13 agosto 1925 nasce a Cleveland, nell’Ohio, il trombettista Benny Bailey, all’anagrafe registrato con il nome di Ernest Harold Bailey. Talento precoce esordisce nel 1941 suonando in vari gruppi della sua regione. Nel 1948 è già molto popolare tra gli appassionati e consolida la sua fama partecipando a una lunga serie di concerti in Europa con Dizzy Gillespie, Lionel Hampton e Quincy Jones. Nel 1957 lascia la band di Jones per fermarsi a Stoccolma dove suona per due anni con l'orchestra della radio svedese. Innamorato dell’Europa al termine del contratto torna negli States dove viene riassunto per un breve periodo da Quincy Jones ma torna sul Vecchio Continente non appena riesce a procurarsi una serie di contratti per suonare da free-lance in Svezia e in altri paesi. Nel 1960 torna per qualche tempo negli Stati Uniti dove registra un album per la Candid e al ritorno in Europa firma un contratto di due anni con l'orchestra di Radio Berlino cui seguono cinque anni con la formazione di Max Greger a Monaco. Successivamente se ne va a Ginevra per lavorare come trombettista e flicornista alla Radio della Svizzera Romanda. Accanto a questi impegni fissi non rinuncia a varie avventure come la partecipazione alla big band costituita da Kenny Clarke e Francis Boland, attiva saltuariamente dai primi anni Sessanta al 1973, e alla Summit Big Band guidata da Slide Hampton e Dusko Gojkovic tra il 1971 e il 1972. La critica considera Benny Bailey un'eccellente prima tromba di sezione e un solista dotato di una finissima tecnica. Muore ad Amsterdam il 14 aprile 2005.