05 novembre, 2021

5 novembre 2004 – Chaka Kahn, la stella delle Pantere

Il 5 novembre 2004 esce anche in Italia Classikhan, un nuovo album di Chaka Kahn dopo molto tempo. «A volte mi chiedo chi me lo fa fare di continuare a lavorare. Questo mondo assomiglia sempre di più a un circo in cui emergono i furbi o quelli che fanno comodo alle case discografiche. Il talento musicale non serve, solo se hai una bella immagine sei funzionale al music business». Così Yvette Marie Stevens, in arte Chaka Khan, la voce femminile che, insieme ad Aretha Franklin, ha portato la musica soul nel mondo, si era sfogata in una recente conferenza stampa. L’antica militante delle Pantere Nere, però, non è un tipo da singhiozzi, rimpianti e fazzoletti umidi. Preso atto che, salvo rarissime eccezioni, le major non hanno alcuna intenzione di investire su donne che hanno superato i cinquant’anni ha deciso di fare da sola. Grazie a una piccola etichetta, la Agu-Earthsong, ha pubblicato un album considerato tra i più belli della sua lunga carriera. Accompagnata dalla London Symphony Orchestra e con un lussuoso stuolo di collaboratori tra i quali spiccano Joe Sample al piano e Sheila E. alle percussioni, Chaka Khan rilegge una serie di standard del pop e del jazz mettendo in mostra una voce e una grinta da far paura. Continua così la leggenda di Yvette Marie, una ragazza nera di Great Lakes che dopo aver iniziato prestissimo a cantare con gruppi vocali come le Crystalettes o le Shades Of Black, a sedici anni incontra il Black Panthers Movement e ne resta affascinata. La timida Yvette Marie diventa una pantera e quando viene inserita nella struttura organizzativa del movimento prende il nome di battaglia di Chaka Khan che le resterà appiccicato per tutta la vita. Nel 1972 diviene la cantante dei Rufus, sostituendo Paulette McWilliams. Ben presto la sua personalità si impone anche all'interno del gruppo che nel 1978 inizia a chiamarsi Rufus & Chaka Khan. Nello stesso anno pubblica "Chaka", il suo primo album da solista e l'esplosivo singolo "I'm every woman" che la trasforma in una star della Black Music. Il successo non le fa abbandonare la militanza nelle Pantere Nere, anzi, con una strategia decisa insieme al movimento sfrutta la popolarità per diffonderne le idee e per promuovere le campagne di aiuto e di assistenza agli emarginati dei quartieri neri. Alla fine degli anni Ottanta arriva quello che da molti è considerato il suo insuperato capolavoro: "CK", un album coprodotto da Prince, per il quale lavorano alcuni giganti della musica nera come Stevie Wonder, Bobby McFerrin e Dave Grusin. Le "Pantere nere" sono ormai un ricordo del passato, ma l'impegno di Chaka Khan contro la discriminazione e l'emarginazione non cambia. A chi la interroga sull'argomento risponde: «Ci sono idee e speranze che porti nel cuore per tutta la vita, perché esistevano prima di te e continueranno a esistere anche dopo. È forse per questa ragione che vale la pena di vivere per un'ideale».


04 novembre, 2021

4 Novembre 1961 - I canali televisivi in Italia diventano due

Il 4 Novembre 1961 iniziano le trasmissioni della Seconda rete televisiva. Ancora una volta la sua diffusione avviene in modo progressivo partendo dal nord del paese. Torino è un po’ il centro motore dell’iniziativa. Proprio nel capoluogo piemontese si inaugura nello stesso periodo un nuovo Centro Ricerca e Sperimentazione Rai in corso Giambone. Seguendo un po’ l’impostazione dei canali radiofonici, il primo canale televisivo prende il nome di "Programma nazionale" e l’altro diventa il "Secondo programma". Nello stesso anno viene nominato direttore generale Ettore Bernabei, un dirigente destinato a caratterizzare per anni, nel bene e nel male, con il suo stile e le sue scelte l’azienda. Una delle sue prime decisioni è quella di nominare, nel settembre del 1961, a direttore del telegiornale Enzo Biagi, un giovane giornalista già popolare nel mondo della carta stampata.


03 novembre, 2021

3 novembre 1953 - Azar Lawrence, dal violino al sax

Il 3 novembre 1953 nasce a Los Angeles, in California, il sassofonista e compositore Azar Lawrence. Il suo primo strumento è il violino, che imparato a suonare quando ha soltanto cinque anni. Nel 1965, dodicenne, decide di cambiare e passato al sassofono contralto. Poco tempo dopo inizia a suonare con vari musicisti locali e alla fine degli anni Sessanta entra brevemente a far parte anche del gruppo che accompagna Ike e Tina Turner. La svolta in chiave jazz della sua carriera avviene nei primi giorni del 1973 quando inizia a suonare nel gruppo di Elvin Jones. Ci resta per pochi mesi e nel maggio dello stesso anno fa già parte della band di McCoy Tyner. Nel 1974 suona anche con Miles Davis. L'anno dopo lascia definitivamente Tyner per cominciare una lunga carriera solistica costellata di grandi soddisfazioni e intervallata dalla partecipazione a qualche progetto particolare come, per esempio, la 360° Music Experience di Beaver Harris e Dave Burrell.


02 novembre, 2021

2 novembre 1951 - Alberto Cheli, quello degli Schola Cantorum

Il 2 novembre 1951 nasce a Firenze il cantante e autore Alberto Cheli. Molto attivo sulla scena musicale, quella romana in particolare, alla fine degli anni Sessanta partecipa all'avventura del gruppo Le Madri insieme al chitarrista Tony Sidney destinato poi a partecipare all'esperienza dei Perigeo. Negli anni Settanta Cheli entra a far parte degli Schola Cantorum, un gruppo vocale che ottiene un buon successo e ottimi risultati. Nel 1978, chiusa anche quella esperienza tenta la carriera solistica ottenendo un discreto successo con il brano Cavalli alati, sui segue nel 1980 la partecipazione al Festival di Sanremo con Passerà. Continua più come autore che come interprete fino al 1986 quando accetta di rientrare nel vecchio gruppo e partecipa alla formazione dei Nova Schola Cantorum.


01 novembre, 2021

1° novembre 1945 - La breve vita del New Orleans Club di Saint-Germain des Prés

Il 1° novembre 1945 in piazza Saint-Germain des Prés a Parigi apre i battenti il New Orleans Club, uno dei tanti locali che caratterizzano l'euforia del primo dopoguerra nella capitale francese. Sono antri fumosi, del tutto privi della pur minima licenza e realizzati a volte in spazi angusti. Sono però il cuore pulsante della città, quello che alimenta una straordinaria crescita di interesse e passione per ogni tipo di arte. Il New Orleans Club raduna una nutrita schiera di appassionati di jazz. Il gruppo fisso è costituito da personaggi destinati a lasciare un segno importante nella storia stessa del jazz europeo. La sua formazione base vede Claude Luter al clarinetto e al sax, Boris Vian alla cornetta, Jean Gruyer al trombone, Raymond Fol al pianoforte, Jacques Wilfrid al contrabbasso e Claude Marty alla batteria. Naturalmente ogni sera la band si arricchisce con gli apporti di altri musicisti in scatenate jam session. Come molti altri club di questo tipo, però, anche il New Orleans Club ha vita breve. Le autorità cittadine non possono tollerare il proliferare di ritrovi illegali e usano il pugno di ferro. Il locale viene chiuso dalla polizia undici giorni dopo la sua inaugurazione.

31 ottobre, 2021

31 ottobre 1984 - Indira Gandhi uccisa dalle sue guardie del corpo

Il 31 ottobre 1984 Indira Gandhi viene uccisa in un attentato messo in atto da Beant Singh e Satwant Singh due delle sue guardie del corpo di etnia sikh, una delle quali, il quarantenne Beant Singh era al suo servizio da tempo. I due attentatori si vendicano così della repressione subita da un gruppo di estremisti della comunità sikh snidati dall’esercito dopo essersi asseragliati nel Tempio d’Oro, uno dei luoghi simbolo della loro religione. Solo il giorno prima la leader indiana, più volte messa in guardia sulla possibilità di attentati nei suoi confronti, aveva dichiarato: «Non ho l'ambizione di vivere a lungo, ma sono fiera di mettere la mia vita al servizio della nazione. Se dovessi morire oggi, ogni goccia del mio sangue fortificherebbe l'India».

30 ottobre, 2021

30 ottobre 1921 - Enzo Gangemi, il cantante che si era fabbricato il microfono

Il 30 ottobre 1921 nasce a Catania il cantante Enzo Gangemi. Interprete dalla voce particolarmente adatta agli swing melodici, dopo aver debuttato giovanissimo alla radio, nel 1941 è il primo a esibirsi con un microfono nei teatri di Catania utilizzando un apparecchio che si è fabbricato da solo. Nei primi anni Quaranta, dopo l’entrata in guerra dell’Italia, con il suo gruppo musicale Ritmo Gangemi partecipa agli spettacoli organizzati per intrattenere i feriti italiani e tedeschi. Quando l’evolversi delle vicende belliche lascia presagire la sconfitta dei nazisti e dei loro alleati, dopo una lunga e fortunata tournée in Germania, decide di trasferirsi per qualche tempo in Argentina. All’inizio degli anni Sessanta torna in Italia e continua a esibirsi nei locali notturni fino alla fine degli anni Settanta.

29 ottobre, 2021

29 ottobre 1984 - Luciano Tajoli festeggia 45 anni con la canzone italiana

Il 29 ottobre 1984 Luciano Tajoli celebra i suoi quarantacinque anni di carriera con un grande concerto al Teatro Nazionale di Milano il cui ricavato è destinato a essere interamente devoluto alla Lega italiana per la lotta contro i tumori. La serata, affollata come al solito, conclude un lungo ciclo di festeggiamenti iniziato il 9 ottobre con una serie di concerti televisivi dal vivo insieme all’orchestra di Sante Palumbo prodotti da un’emittente privata toscana. Luciano, che sta vivendo un momento particolarmente felice della sua carriera, annuncia la pubblicazione del suo cinquantesimo album. Si intitola Amici miei e, oltre a una lunga serie di brani nuovi, tra cui quello che dà il titolo alla raccolta, contiene anche due originali versioni delle canzoni Vecchio Frac di Domenico Modugno e Il cielo in una stanza di Gino Paoli.


28 ottobre, 2021

28 ottobre 1925 - Isa Landi, l'erede di Gilda Mignonette

Il 28 ottobre 1925 nasce a Napoli la cantante Isa Landi, il cui vero nome è Concetta Polidoro. Fin da piccola coltiva la passione per il canto insieme alla sorella Giustina che diventerà una popolare attrice di sceneggiate con il nome d'arte di Nina Landi. Nel 1942, dopo aver superato un provino con il Maestro Giuseppe Cioffi partecipa per la prima volta alla Piedigrotta cantando E stesse rrose, un brano composto da Gigi Pisano e dallo stesso Cioffi di E.A. Mario. Nella seconda metà degli anni Quaranta canta alla radio e partecipa a numerosi spettacoli di rivista. Nel 1957 parte per gli Stati Uniti dove, con la sua voce estesa e ben modulata e con la sua interpretazione di ‘A cartulina ‘e Napule, viene acclamata come l’erede della mitica Gilda Mignonette. Tornata in Italia nei primi anni Sessanta canta ancora fino al 1965, anno in cui inizia a rallentare l'attività per occuparsi delle figlie Angela e Nunzia. Passa quindi al teatro prima nella compagnia di prosa diretta da Vittorio Viviani e nel 1980, convinta dalla sorella Giustina, alla sceneggiata napoletana.


27 ottobre, 2021

27 ottobre 1962 - La misteriosa morte di Enrico Mattei

Il 27 ottobre 1962 il bireattore privato Morane Saulnier MS.760 Paris su cui sta su tornando da Catania a Milano il presidente dell’ENI, l’ente petrolifero italiano, Enrico Mattei si schianta nelle campagne di Bascapè, un piccolo paese in provincia di Pavia, mentre durante un temporale si stava avvicinando all'aeroporto di Linate. Perdono la vita tutti gli occupanti: Mattei, il pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista statunitense William McHale. Scompare, così l’ex comandante partigiano che ha tentato di costruire una politica energetica italiana non subalterna agli interessi delle grandi compagnie petrolifere. Secondo alcuni testimoni, tra cui c’è il contadino Mario Ronchi che più avanti ritratterà la testimonianza, l'aereo sarebbe esploso in volo. Nonostante i dubbi la pratica viene archiviata come “incidente”. Per molto tempo però aleggia il mistero sulle dinamiche di quel bireattore che il 27 ottobre 1962 precipita in fiamme portando con sé Mattei. Non tutto quadra nella descrizione dell’evento come “incidente” e il sostituto procuratore di Pavia, Vincenzo Calia giungerà anni dopo vicinissimo alla soluzione del caso. Il problema è che l'ipotesi dell'attentato, pur da lui formulata, non riesce a essere compiutamente provata. Scrive il magistrato che «L'esecuzione dell'attentato venne pianificata quando fu certo che Enrico Mattei non avrebbe lasciato spontaneamente la presidenza dell'ente petrolifero di Stato», ma non si sposta da lì. La sua indagine non chiarisce chi avrebbe compiuto il sabotaggio dell'aereo e soprattutto sulla base di quali ordini e dati da chi. Calia fa un gran lavoro d’investigazione ma non riesce a costruire compiutamente il suo castello accusatori salvo intuire le responsabilità di uomini dell'Eni e degli organi di sicurezza dello Stato sia nell’attentato che nei depistagli e manipolazioni varie che impediscono di arrivare alla verità.

26 ottobre, 2021

26 ottobre 1940 - Gary Lee Bartz: non chiamatemi jazzista...

Il 26 ottobre 1940 nasce a Baltimora, nel Maryland, il sassofonista e clarinettista con qualche esperienza anche al pianoforte Gary Lee Bartz. Fin dall'infanzia si appassiona al jazz ascoltando le prime incisioni di Charlie Parker e Dizzy Gillespie. A undici anni si fa regalare dai genitori un sassofono contralto e dopo qualche anno di studio inizia a esibirsi in diverse sale da ballo. Trasferitosi a New York all'età di diciassette anni frequenta la Juilliard School Of Music e suona in jam session con Lee Morgan, Freddy Hubbard e altri. Torna poi nella sua città natale per frequentare i corsi del Peabody Conservatory Professional. All'inizio degli anni Sessanta diventa popolarissimo tra gli appassionati di jazz suonando prima con Max Roach e poi con Art Blakey. Nel 1967 registra con Jimmy Owens, Albert Dailey, Richard Davis e Billy Higgins, Libra, il primo album pubblicato con il suo nome. L'anno dopo torna con Roach, pur non disdegnando varie collaborazioni con McCoy Tyner e Blue Mitchell. Nell'agosto del 1970 viene chiamato da Miles Davis a far parte del suo gruppo in sostituzione di Wayne Shorter. Bartz è il fondatore del "Ntu Troop", un gruppo che negli anni Settanta ottiene un buon successo internazionale il cui nome è tratto dalla filosofia bantù e indica l'unione di tutte le forze appartenenti al mondo spirituale e a quello sensibile. Influenzato da Sonny Rollins e, per il modo di suonare il sassofono soprano, da John Coltrane, è dalle sonorità elettriche e si muove tra i generi senza preoccuparsi troppo del rispetto della tradizione. Per molti anni ha rifiutato di farsi chiamare "jazzista" ritenendo il termine "jazz" troppo restrittivo per definire compiutamente la sua musica.


25 ottobre, 2021

25 ottobre 1909 - Kas Malone dai fiati al contrabbasso

Il 25 ottobre 1909 nasce a Paducah, nel Kentucky, il polistrumentista Kasper Delmar Malone detto Kas. Negli anni Venti milita soprattutto in orchestre teatrali e in gruppi che accompagnano spettacoli di vaudeville cimentandosi con vari strumenti, mentre nel decennio successivo opera nelle band di varie stazioni radio del Mid-West. Forte di una eccellente preparazione musicale di base suona il clarinetto, il flauto e il corno francese prima di dedicarsi quasi completamente alla sua vera passione: il contrabbasso. Il suo stile si rifà esplicitamente a quello di Slam Stewart, uno dei più validi contrabbassisti che il jazz abbia avuto. Il pubblico del jazz comincia a conoscerlo all'inizio degli anni Cinquanta quando suona nell'orchestra di Jack Teagarden prima in California e quindi a New York. Successivamente si trasferisce a Las Vegas dove forma un proprio gruppo con cui si esibisce in vari locali dell'Arizona e del Nevada. Muore il 30 maggio 2005 a Rome, in Georgia.

24 ottobre, 2021

24 ottobre 2003 - L'Orchestra di Piazza Vittorio all'Astra occupato

Il 24 e il 25 ottobre l'Orchestra di Piazza Vittorio si esibisce in due concerti all'ex cinema occupato Astra di Roma. Le due performance verranno registrate e forniranno materiale per il primo CD di un gruppo che ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico senza mai pubblicare alcun disco. Nata intorno alla Piazza Vittorio, un luogo romano crocevia di immigrati, per iniziativa di Mario Tronco degli Avion Travel e dell'Associazione Culturale Apollo 11, l'orchestra si è caratterizzata come il primo ensemble multietnico d'Europa che propone un repertorio originale. Composta da quindici musicisti professionisti provenienti da undici paesi diversi, nel corso del 2003 si è esibita nelle principali piazze italiane in concerti che spesso hanno avuto la partecipazione di nomi illustri della scena musicale come Fabrizio Bentivoglio, Avion Travel, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Pacifico e Francesco Di Giacomo. L'ingresso ai concerti di oggi e domani all'Astra è a sottoscrizione. I soldi raccolti andranno a sostenere le iniziative culturali e di attività sociale del centro occupato.

23 ottobre, 2021

23 ottobre 1959 - Tace la batteria di Ram Hall

Il 23 ottobre 1959 muore in California il batterista Ram Hall. Nato a Sellers, in Louisiana, il 2 marzo 1897 si chiama in realtà Minor Hall ed è il fratello più piccolo del batterista Tubby Hall. Nei primi anni del Novecento si trasferisce con la famiglia a New Orleans. Qui nel 1914 ottiene il suo primo importante ingaggio nella jazz band di Kid Ory dove prende il posto proprio del fratello. Suona poi con il contrabbassista Oke Gaspard e con la Superior Band. Nel 1918 è a Chicago dove sostituisce ancora una volta il fratello Tubby nell'orchestra del clarinettista Lawrence Duhè che si esibisce al De Luxe Café. Nel 1921 è a San Francisco con l’orchestra di King Oliver, ma poco tempo dopo torna a Chicago ingaggiato da Jimmie Noone. Verso il 1927 si trasferisce definitivamente in California dove lavora per parecchi anni con l'orchestra di Mutt Carey e quindi con quella di Winslow Allen. Nel dopoguerra torna a far parte dell'orchestra di Kid Ory con la quale resta praticamente fino quasi alla morte.


22 ottobre, 2021

22 ottobre 1964 - Quando Jean Paul Sarte rifiutò il Nobel

Il 22 ottobre 1964 la giuria dà l'annuncio ufficiale dell'attribuzione del Premio Nobel per la letteratura a Jean Paul Sartre. Lo scrittore francese però decide di rifiutare il riconoscimento creando non poco sconcerto nelle istituzioni culturali di tutto il mondo. Rende pubblico il testo della lettera inviata all'Accademia svedese nella quale spiega «...il mio rifiuto non è un atto di improvvisazione. Ho sempre declinato gli onori ufficiali. Quando nel dopoguerra, nel 1945, mi è stata proposta la Legione d'Onore, ho rifiutato malgrado avessi degli amici al governo... Lo scrittore deve rifiutare di lasciarsi trasformare in istituzione, anche se questo avviene nelle forme più onorevoli, come in questo caso...»

21 ottobre, 2021

21 ottobre 1978 - Charly Knegtel, un trombettista che ha lasciato il segno

Il 21 ottobre 1978 il grande trombettista, direttore d'orchestra e arrangiatore Charles Knegtel detto Charly muore a Duffel, la cittadina nei pressi di Anversa, in Belgio, dove è nato il 14 agosto 1926. Nel 1941 inizia i suoi studi musicali al conservatorio di Bruxelles. Il primo strumento oggetto dei suoi studi è il pianoforte. Due anni dopo passa ai corsi di tromba e di armonia. Nel 1946, al termine della seconda guerra mondiale, dà vita alla sua prima esperienza orchestrale formando la Welfare Band insieme all'altro trombettista Jan Mertens. Nel 1950 è in tournée con Willy Rockin e nel 1954 suona con l'orchestra di Leo Souris. Nel 1955 entra a far parte per qualche tempo di un sestetto diretto da Ivon Debie. Parallelamente all'attività come strumentista dal 1953 al 1956 lascia un segno importante come direttore dell'orchestra stabile della casa discografica Ronnex della quale fanno parte Freddy Sunder, Nelly Wysbeck, Johnny Ray e altri. Nel 1956 entra a far parte delle orchestre stabili della Radio e della Televisione belga dirette da Fernand Terby, Francis Bay, Etienne Verschueren e anche da lui stesso. Alla fine degli anni Sessanta si ritira a vita privata.


20 ottobre, 2021

20 ottobre 1927 - Johnny Dankworth, un sax senza tempo

Il 20 ottobre 1927 nasce a Londra il sassofonista Johnny Dankworth. La sua carriera di musicista inizia nei primi anni Trenta quando, giovanissimo, suona con diverse orchestre formate da musicisti inglesi sulle navi in servizio fra Londra e New York. Alla fine degli anni Quaranta suona con diverse formazioni in Inghilterra prima di dar vita, nel 1950 al suo primo gruppo, i Johnny Dankworth Seven con Jimmy Deuchar alla tromba, Don Rendell al sax tenore e Tony Kinsey alla batteria. Il gruppo rimane unito fino al 1953 anno in cui Dankworth decide di formare una big band che, fra alterne vicende e contro ogni previsione più ottimistica, riesce a mantenere unita per moltissimi anni, dimostrando grandi doti di leader, arrangiatore e solista. Sposa poi la cantante Cleo Laine e a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta pur non abbandonando il jazz non rinuncia a sperimentarsi con successo in generi più commerciali. La sua produzione discografica è immensa, soprattutto quella realizzata alla testa della big band. Muore il 6 febbraio 2010.


19 ottobre, 2021

19 ottobre 1967 - Billy Banks, la voce del jazz orchestrale

Il 19 ottobre 1967 muore a Tokyo Billy Banks, uno dei cantanti più amati dai direttori delle grandi orchestre jazz. Nato ad Alton, in Illinois, nel 1908 viene scoperto per caso dal celebre impresario Irving Mills nel 1932 che lo ascolta mentre si sta esibendo in un night club di Cleveland nell'Ohio. Mills lo scrittura e lo inserisce in una lunga serie di registrazioni discografiche di numerosi jazzisti di primo piano. La sua voce entra così in leggendarie incisioni di Henry “Red” Allen, Pee Wee Russell, Joe Sullivan, Eddie Condon, Zutty Singleton, Thomas "Fats” Waller e George “Pops” Foster ancora oggi considerate tra le migliori testimonianze dell'epoca. Approfittando dell'improvvisa popolarità in quello stesso 1932 forma una propria orchestra con la quale suona al “Connie's Inn” di New York. Tornato l'anno dopo a Cleveland, canta in vari gruppi locali. Nel 1934 viene ingaggiato da Noble Sissle con il quale rimane per alcuni anni. Dal 1938 al 1950 si esibisce quasi ininterrottamente al "Diamond Horseshoe", un locale di Billy Rose. Negli anni Cinquanta si stabilisce in Giappone dopo lunghi periodi di permanenza in Asia e in Australia. Ottimo cantante, dotato di notevoli doti jazzistiche è particolarmente adatto per il jazz orchestrale grazie al suo stile vocale che ricorda quello di Cab Calloway.


18 ottobre, 2021

18 ottobre 1975 - K.C. Douglas, uno dei più fedeli interpreti del blues rurale

Il 18 ottobre 1975 muore a Berkeley, in California, il cantante e chitarrista blues K. C. Douglas. Nato a Sharon, nel Mississippi, il 21 novembre 1913 è considerato uno dei più fedeli interpreti del blues rurale. K.C. Douglas muove i suoi primi passi nel mondo della musica all'età di dieci anni e già verso la metà degli anni Trenta si esibisce nell'area di Canton a fianco di suo cugino Walter Deans. Successivamente diventa popolare come animatore musicale di feste ed eventi nella zona di Carthage dove si è nel frattempo trasferito. Dal 1940 al 1945, K.C. Douglas suona a Jackson insieme a Tommy Johnson, Bubba Brown, Cary Lee Simmons, One Legged Sam e altri artisti della regione. Proprio Johnson lo influenza profondamente segnandone lo stile e la scelta del repertorio tanto che i due più famosi blues da lui composti Big Road Blues e Canned Heat entreranno per sempre a far parte della scaletta dei concerti di K. C. Douglas. Dopo l'esperienza a Jackson si trasferisce in California. Siccome la musica non gli basta per vivere lavora per qualche anno nei cantieri navali di Vallejo e contemporaneamente forma un proprio gruppo con l'armonicista Sidney Maiden, il chitarrista Ford Chaney e il batterista Otis Cherry. Pian piano la sua popolarità cresce fino a farlo considerare uno dei maggiori bluesmen d'impostazione classica dell'area di San Francisco. All'inizio degli anni Sessanta suona con Jesse Fuller all'Ash Grove di Los Angeles e poi si esibisce soprattutto a Richmond. Nel 1975 f a Berkeley in occasione del Western Bicentennial Folk Festival a la sua ultima apparizione pubblica prima della morte .


17 ottobre, 2021

17 ottobre 1923 - Barney Kessel un talentuoso e testardo chitarrista

Il 17 ottobre 1923 nasce a Muskogee, in Oklahoma, il chitarrista Barney Kessel. La sua passione per la chitarra nasce quando porta ancora i calzoni corti ma in casa non ci sono soldi per cui, non avendo perenti musicisti, studia da solo dopo essersi comprato uno strumento con i soldi guadagnati vendendo i giornali. Nel programma scolastico c’è mlo studio di uno strumento e lui cerca di far tesoro anche di quelle obiettivanete scarse lezioni. Cocciuto più che mai a quattordici anni è già un musicista di buon livello, tanto da essere l’unico musicista bianco in una jazz band di Muskogee formata esclusivamente da afroamericani. Nel 1939 il nome di Kessel è già così famoso nell’ambiente del jazz che Charlie Christian va ad ascoltarlo nel locale in cui suona e poi si unisce a lui per una jam session entrata nella storia del jazz. L'incontro è determinante per il giovane chitarrista che decide di dedicarsi a tempo pieno alla musica. Nel 1942 lascia anche la città natale e si trasferisce a Hollywood in cerca di fortuna pur pur non avendo alcun contratto. Sopravvivere non è facile e Barney Kessel si adatta come può. Fa il lavapiatti e dedica il tempo libero allo studio della chitarra, approfittando di ogni occasione per suonare in jam con tutti i musicisti disponibili per mettere in mostra il suo straordinario talento. Finalmente nel 1943 ottiene una scrittura dall'orchestra di Chico Marx, all'epoca diretta dal batterista Ben Pollack, con la quale resta per più di un un anno. L'anno successivo viene ingaggiato dal celebre produttore Norman Grantz che lo inserisce nel gruppo creato appositamente per il cortometraggio “Jammin' the Blues” di Gjon Mili. Kessel è l’unico bianco di una formazione che comprende Harry Edison, Dickie Wells, Lester Young, Illinois Jacquet, Marlow Morris, John Simmons e Jo Jones. Nel 1945 suona nelle orchestre di Charlie Barnet, di Artie Shaw, di Hal McIntyre e successivamente in quelle di Benny Goodman e di Shorty Rogers. Ormai la sua notorietà è grandissima e Kessel esprime una concezione chitarristica evolutiva rispetto a tutti i predecessori, compreso Charlie Christian. Lavora poi come musicista indipendente a Los Angeles ma Granz che non lo ha perso di vista lo vuole nei Jazz At The Philharmonic per un concerto alla Carnegie Hall nel novembre 1947. Nel 1952 e 1953 suona nel trio di Oscar Peterson e nell'agosto del 1957 suona in Venezuela in occasione di un festival del jazz che lo vede impegnato con due grandi orchestre e due altri gruppi. Negli anni Sessanta torna a Los Angeles dove suona con quasi tutti i grandi personaggi che si esibiscono nei locali della città, da Kid Ory a Lionel Hampton, a Billie Holiday, a Gene Autrey, a Mahalia Jackson. Verso la fine del decennio ricomincia a viaggiare suonando ovunque lo chiamino. Muore a San Diego il 6 maggio 2004.