Il 9 maggio 1910 muore assassinato James Reese Europe, uno dei personaggi leggendari del jazz delle origini. Nato a Mobile, in Alabama il 22 febbraio 1881 a dieci anni si trasferisce a Washington DC con la famiglia. Qui inizia a studiare musica. Nel 1904, è a New York, dove comincia la sua attività artistica organizzando nel 1906 la New Amsterdam Musical Association e successivamente dirigendo prima la Clef Club Orchestra e dal 1910 la Society Orchestra , popolarissima per aver accompagnato la celebre coppia di ballerini Irene e Vernon Castle nel musical “Watch You Step”del 1912. Durante la prima guerra mondiale James veste la divisa di tenente dell'esercito degli Stati Uniti e dirige la 369a Infantry Regiment Band che si esibisce con grande successo in molte città d'Europa. Dopo la fine del conflitto nel febbraio del 1919 ritorna negli Stati Uniti. Qui l'attende un trionfale tour. Il 9 maggio 1919 durante una esibizione a Boston, viene ucciso per motivi sconosciuti nel camerino del teatro da Private Herbert Wright il suo batterista.
Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
09 giugno, 2023
08 giugno, 2023
8 maggio 2009 - In parità la sfida dei David tra “Gomorra” e “Il divo”
Nella serata dell’8 maggio 2009 alla consegna dei David di Donatello, i più prestigiosi premi del cinema italiano, finisce in parità la sfida all’ultima statuetta tra i film "Gomorra" di Matteo Garrone e "Il Divo" di Paolo Sorrentino, anche se alla prima delle due pellicole vanno i riconoscimenti più prestigiosi, cioè quello per il miglior film e quello per la miglior regia. I due film italiani che hanno entusiasmato pubblico e critica a Cannes caratterizzano l’intera cerimonia di consegna di quelli che vengono chiamati gli Oscar del cinema italiano. Tra le statuette consegnate all'Auditorium della Conciliazione di Roma ne raccolgono sette ciascuno lasciando ben poco spazio agli altri concorrenti. Al film di Matteo Garrone sulla camorra, tratto dal libro di Roberto Saviano, sono andati oltre a quello per il miglior film e quello per la miglior regia anche i premi per la miglior produzione, miglior sceneggiatura, miglior canzone, e miglior fonico di presa diretta e montaggio. Il film di Paolo Sorrentino si è aggiudicato invece i David per il miglior attore protagonista, per la miglior attrice non protagonista, per il direttore della fotografia, il miglior musicista, il trucco, le acconciature e gli effetti speciali visivi. Il resto è stato distribuito tra vari lavori. Il premio per la miglior attrice protagonista è andato alla giovane Alba Rohrwacherper, interprete del "Il papà di Giovanna" di Pupi Avati, mentre come miglior attore non protagonista il riconoscimento è andato a Giuseppe Battiston per "Non pensarci" di Gianni Zanasi. I premi per le scenografie e i costumi sono stati vinti da "I Demoni di San Pietroburgo" di Giuliano Montaldo. Quello per il miglior regista esordiente è stato assegnato a Gianni Di Gregorio per il film "Pranzo di Ferragosto". Il David giovani è stato assegnato a "Si può fare" di Giulio Manfredonia. Il titolo di miglior film dell'Unione Europea è andato al trionfatore degli Oscar "The Millionaire", di Danny Boyle, mentre come miglior film straniero ha vinto "Gran Torino" di Clint Eastwood.
07 giugno, 2023
7 giugno 1969 – In centoventimila in Hyde Park per i Blind Faith

06 giugno, 2023
6 giugno 1931 – Jimmy Blythe, il pianista affascinato dagli studi di registrazione

05 giugno, 2023
5 giugno 1971 – Grand Funk Railroad, grande paura della ferrovia

04 giugno, 2023
4 giugno 2004 - Anthony Steffen, il pistolero partigiano scoperto da Citto Maselli
Il 4 giugno 2004 muore a Rio De Janeiro l’italo-brasiliano Antonio de Teffé, in arte Anthony Steffen, un attore che occupa un posto di rilievo nella galleria dei ritratti dei protagonisti principali del western all’italiana. Caratteristi a parte è forse l’attore protagonista che ha attraversato senza mai scendere di sella o abbandonare la colt, l’intera epopea del western all’italiana. È stato Django, Ringo, Gringo, Arizona Joe, Gentleman Joe, Shango, Garringo e molti altri personaggi entrati nell’immaginario degli appassionati di questo genere. La sua interpretazione di Johnny in 7 dollari sul rosso è considerata una delle migliori della sua carriera in chiave western, insieme a Django il bastardo di cui scrive anche parte del soggetto e della sceneggiatura, 1.000 dollari sul nero, Un treno per Durango e Garringo. La sua caratteristica principale è quella di non essere mai sopra le righe. Duttile e in genere molto apprezzato dai registi per la capacità di capire al volo quello che si vuole da lui, non tende mai a sovrapporre la sua personalità a quella del personaggio che interpreta. Non è mancanza di personalità, ma conoscenza e amore per la “macchina” del cinema, oltre che rispetto per chi ci lavora. Non è un caso che la sua carriera inizi proprio dietro la macchina da presa come operatore e direttore di seconde unità di ripresa di film degli anni Cinquanta come Capitan fantasma, Ci troviamo in galleria o Cento anni d’amore. Antonio de Teffé, il futuro Anthony Steffen, nasce il 21 luglio 1930 a Roma, in Piazza Navona, nella sede dell'ambasciata brasiliana. Suo padre è l’ex campione di Formula 1 Manoel de Teffé von Hoonholtz, in quel periodo ambasciatore in Italia del Brasile. Fin dai primi anni di vita Antonio, che possiede sia la nazionalità italiana che quella brasiliana si dimostra un tipo sveglio e poco disposto a lasciarsi irreggimentare dalle regole delle rappresentanze diplomatiche. Dopo l’8 settembre 1943, a soli tredici anni, scappa di casa e, grazie al fatto che dimostra qualche anno in più, si unisce ai partigiani che combattono contro i nazisti. Dopo la Liberazione inizia a lavorare nell’ambiente cinematografico, prima come operatore, poi come assistente di regia e, infine, come attore. Come accade a Tomas Milian il primo a credere in lui è Citto Maselli che nel 1955 gli affida uno dei ruoli principali nel film Gli sbandati. Seguono poi pellicole di vari generi del cinema popolare dai feuilleton come La cieca di Sorrento ai peplum come Gli invincibili fratelli Maciste, ai primi musicarelli come I ragazzi del Juke Box. Negli anni Sessanta diventa uno dei protagonisti del boom del western all’italiana. Nella sua carriera ha interpretato più di sessanta film, per la maggior parte italiani. Colto e raffinato a partire dalla seconda metà degli anni Settanta si allontana progressivamente dal cinema. Alla fine degli anni Ottanta si trasferisce a Rio De Janeiro, città nella quale muore il 4 giugno 2004 dopo una lunga battaglia con un nemico implacabile come il cancro.
03 giugno, 2023
3 giugno 1950 – Suzy Quatro, grinta da vendere

02 giugno, 2023
2 giugno 1900 - Valaida Snow la jazzista in campo di concentramento
Il 2 giugno 1900, anche se sull'anno non si è proprio certi, nasce a Chattanooga, Tennessee o a Washington, D.C (la ragazza amava dare versioni diverse) Valaida Snow, trombettista e cantante di gran pregio. Figlia di un'insegnante di musica ha due sorelle, Lavaida e Alvaida, che oltre a dimostrare l'eccentricità dei genitori nel scegliere il nome diventano anche loro cantanti. Intorno alla metà degli anni Trenta Valaida sposa il ballerino Ananias Berry uno dei celebri Berry Brothers. La sua carriera inizia verso il 1920 ad Atlantic City e Filadelfia. Canta al Barron's nel 1922 e poi va in tournée con la Will Masten's Revue. Fino al 1926 partecipa a vari spettacoli attraverso tutti gli Stati Uniti e nel 1926, in agosto, canta e suona a Shanghai con l'orchestra di Jack Carter. Ritornata negli Stati Uniti si esibisce a Chicago e nel 1929 parte per una lunga tournée alla volta della Russia, del Medio Oriente e dell'Europa. Nel 1933 partecipa alla Grand Terrace Revue e nel 1934 è la vedette della rivista Blackbird che proprio nell'agosto di quell'anno debutta a Londra. Rimane a Londra vari mesi e il 18 gennaio 1935 incide i primi dischi sotto suo nome con l'orchestra di Billy Mason. Nel maggio del 1935 torna negli Stati Uniti e nell'estate si esibisce con Ananias Berry a Los Angeles. In quel periodo gira anche due film: "Take it From Me" di William Beaudine e "Irresistible you". Nel mese di giugno del 1936 si esibisce all'Apollo di New York e in settembre ritorna in Gran Bretagna dove partecipa a quattro sedute di incisione con Freddy Gardner e George Scott. Nel 1939 decide di trasferirsi in Scandinavia, prima in Svezia, dove registra con l'orchestra di Lulle Ellboj, poi, nel 1940, in Danimarca dove incide i suoi ultimi dischi con il trombettista Winstrup Olesen. Nel 1940 a Copenaghen viene internata dai nazisti in un campo di concentramento dove resta fino alla metà del 1943. Nel 1944 riesce a ritornare negli Stati Uniti; nel 1944 lavora nel New Jersey e nel 1945 in California. Muore a New York il, 30 maggio 1956. Fino alla fine non lascia il palcoscenico. Il suo ultimo ingaggio è al Palace Theatre di New York.
01 giugno, 2023
1° giugno 1973 – Il drammatico volo di Robert Wyatt

31 maggio, 2023
31 maggio 1970 - Iniziano i mondiali di Italia-Germania 4-3
Dal 31 maggio al 21 giugno 1970 il Messico ospita i campionati del mondo di calcio, i primi nei quali viene ammessa la sostituzione dei giocatori durante la partita. Il sorteggio per la composizione dei giorni finali assegna come avversari all’Italia la Svezia , l’Uruguay e Israele. Nella partita di esordio contro la Svezia un tiro di Domenghini sfuggito alla presa del portiere Hellstroem dà agli azzurri una vittoria preziosa alla luce dei successivi pareggi per 0 a 0. Il 14 giugno, nei quarti di finale, l’Italia travolge i padroni di casa del Messico con un secco 4 a 1. La semifinale degli azzurri contro la Germania Ovest è destinata a passare alla storia dei mondiali come una delle più belle partite mai disputate. Dopo pochi minuti dall’inizio Boninsegna segna con un tiro dal limite dell’area un gol che può valere l’accesso alla finale. Gli azzurri si difendono per quasi tutto l’incontro, ma finiscono per capitolare a tempo scaduto, quando un intervento acrobatico di Schnellinger regala il pareggio alla Germania Ovest. Nel primo tempo supplementare Poletti, subentrato a Rosato, si fa tradire dall’emozione e consente a Müller di segnare il 2 a 1, ma subito Burgnich, di sinistro, pareggia. Pochi minuti dopo con un’azione sulla sinistra Domenghini serve Riva che, in area; dopo una finta ai danni dell’avversario diretto segna con un preciso diagonale. Il primo tempo supplementare finisce con l’Italia in vantaggio per 3 a 2. Cinque minuti dopo l’inizio del secondo tempo supplementare, il solito Müller, servito di testa da Seeler, pareggia i conti. I tedeschi non hanno neppure il tempo di esultare che Rivera, raccolto in mezzo all’area avversaria un cross rasoterra di Boninsegna, fissa definitivamente il punteggio sul 4 a 3. In finale gli azzurri, provati dalla battaglia sostenuta contro i tedeschi, perderanno per 4 a 1 contro il fortissimo Brasile di Pelé, Jairzinho, Tostào, Gerson e Rivellino.
30 maggio, 2023
30 maggio 1987 – L’arresto di King Ad-Rock dei Beastie Boys

29 maggio, 2023
29 maggio 1989 – Tace la chitarra di Cipollina

28 maggio, 2023
28 maggio 1965 - Geronimo se ne va

27 maggio, 2023
27 maggio 1971 – Avanguardia e nuove tendenze in Versilia contro i "padroni della musica"

26 maggio, 2023
26 maggio 1960 – Little Tony, un italiano a Londra

25 maggio, 2023
25 maggio 1910 - Pha Elmer Terrell, lo showman dalla vita breve
Il 25 maggio 1910 nasce a Kansas City, nel Missouri, il cantante Pha Elmer Terrell. Personaggio eclettico capace di infiammare il pubblico è uno dei primi grandi showmen cresciuti sulla scena del jazz delle origini. Nella sua breve vita è riuscito a lasciare un segno indelebile nella stessa struttura spettacolare del genere. Fin da ragazzo cerca di darsi da fare esibendosi come ballerino, intrattenitore e cantante nei vari club della sua città natale. Proprio al 18a Street Club di Kansas City nel 1933 lo vede per la prima volta Andy Kirk che lo scrittura per la sua orchestra. Con Kirk rimane fino al 1941 poi se ne va a Indianapolis per lavorare con l'orchestra di Clarence Love. Negli ultimi anni della sua vita lsi esibisce come attrazione in molti club della West Coast. La sua avventura è brevissima. Il 14 ottobre 1945, infatti, muore all'ospedale Cedars of Lebanon di Los Angeles per un'insufficienza renale provocata, probabilmente, da intossicazione.
24 maggio, 2023
24 maggio 1986 – Quando tornò la Monkeemania!

23 maggio, 2023
23 maggio 1899 - Thomas Waltham, un pianista nel campo di prigionia
Il 23 maggio 1974 muore a Parigi il pianista, compositore e direttore d'orchestra Thomas Waltham. Dei suoi primi passi nel mondo della musica si sa poco salvo che è nato a Londra il 21 maggio 1899. La prima notizia coincide con la sua apparizione in terra francese nel 1916 in piena Prima Guerra Mondiale, alla testa di una grande orchestra militare. Tornato in Gran Bretagna fa le prime esperienze con il jazz nel 1919 con la Original Dixieland Jazz Band. Proprio in quel gruppo fa amicizia con il trombonista Emile Christian che lo convince a tornare a Parigi. Per sbarcare il lunario entrambi suonano quando e dove possono. Waltham nel 1923 lavora di registrazione per la Pathé e suona alle Folies-Bergères con gli Ad-Libs, il gruppo che accompagna la ballerina americana Nina Payne. A partire dal 1925 il gruppo si ingrandisce e suona in moltissimi locali alla moda indidendo vari dischi per la Pathé e la Gramophone. Con la fine del cinema muto e l'avvento del sonoro gli Ad-Libs partecipano a un gran numero di film e Waltham comincia a occuparsi più di composizione e di arrangiamenti che di direzione d'orchestra. Con l'occupazione nazista dal 1940 al 1944 Tom Waltham, che nel frattempo ha sposato una francese senza rinunciare alla nazionalità inglese, vive in un campo di prigionia. Dopo la liberazione riprende la sua attività con grande successo. Gli amanti del jazz ritengono che le sue migliori registrazioni siano quelle del periodo che va dal 1924 al 1928. Il grande successo di pubblico accompagna invece la sua attività negli anni Cinquanta.
22 maggio, 2023
22 maggio 1926 - Elek Bacsik, dal violino alla chitarra

21 maggio, 2023
21 maggio 1948 – Leo Sayer, clown triste per necessità

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