Quello che viene chiamato "rock" non è soltanto un genere musicale. È uno stato d'animo, un modo d'essere che incrocia la musica, il cinema, la letteratura, il teatro e la creatività in genere compresa quella destinata alla produzione industriale. Per chi è nato negli anni Cinquanta e Sessanta è un sottofondo, una colonna sonora di ogni momento della vita, di pensieri e ricordi. Esiste da sempre e aiuta a vivere meglio...
30 settembre, 2022
30 settembre 1977 – I Foghat: salviamo la memoria del blues!
29 settembre, 2022
29 settembre 1971 – Gilbert O'Sullivan, il cantautore vestito da operaio

Alone again (naturally), un vero e proprio inno alla semplicità che viene vissuto, a dispetto delle parole, come una sfida anticonformista agli eccessi del music business. Si ripete l'anno dopo con Get down, ma la decisione del suo produttore Gordon Mills di insistere su brani eccessivamente semplici lo fa scadere ben presto nella banalità. Il cantautore cerca di ribellarsi alle imposizioni con l'unico risultato di bloccare per un lungo periodo la sua attività discografica. La separazione da Mills, in possesso di diritti esclusivi su di lui gli impedisce, infatti, di tornare in sala di registrazione. Gilbert, però, piuttosto di restare sotto la tutela del suo manager, accusato dallo stesso cantante di averlo eccessivamente sfruttato negli anni precedenti, preferisce il silenzio. Si libera dell'opprimente cappa soltanto nel 1980 quando torna al successo con l'album Off centre e con il singolo What's in a kiss?. Nel 1982 la causa con Mills si conclude con la condanna di quest'ultimo. O'Sullivan recupera così i diritti sulle sue canzoni e ottiene due milioni di sterline di risarcimento, ma non riuscirà più a ripetersi ai livelli del suo periodo d'oro. Circondato dall'atteggiamento ostile dell'ambiente discografico che non gli perdonerà mai la ribellione alle regole, si accontenterà di suonare dal vivo nei locali e di qualche sporadica partecipazione televisiva.
28 settembre, 2022
28 settembre 1968 – Il primo contratto degli Stooges

27 settembre, 2022
27 settembre 1948 – Meat Loaf, il polpettone del rock
Il 27 settembre 1948 nasce a Dallas, nel Texas, Marvin Lee Aday, destinato a diventare uno dei più pittoreschi personaggi del rock mondiale con il nome di Meat Loaf. Dal corpo imponente deve proprio alla sua ingombrante mole fisica il nome d'arte, che tradotto in italiano equivale a "polpettone", preso a prestito dal soprannome di un famoso allenatore di football americano. Non ha ancora vent'anni quando forma a Los Angeles la sua prima band, la Meat Loaf Soul che successivamente cambia nome in Popcorn Blizzard. Pur non andando al di là dei confini californiani, la sua popolarità si allarga a macchia d'olio grazie all'esuberanza scenica e a una voce dotata di notevole estensione e con un timbro inusuale per i cantanti rock. Insieme alla sua band si esibisce anche come supporter nei concerti californiani di artisti come gli Who, Johnny & Edgar Winter, Ted Nugent e Iggy Pop. Nel 1971 pubblica alcuni singoli per la Rare Earth Records, l'etichetta "bianca" della Motown, e l'album Stoney & Meat Loaf, con la cantante Stoney, conosciuto dai collezionisti anche con il titolo di Rock on. L'album verrà ripubblicato nel 1979 con il titolo Meat Loaf & Stoney. Nei primi anni Settanta partecipa a musical come "Rainbow in New York" o "Rocky Horror Picture Show", nel quale è un indimenticabile Eddie. Nel 1974 incontra Jim Steinman autore di vere e proprie storie in musica che consentono a Meat Loaf di utilizzare al meglio le sue qualità vocali e la sua capacità teatrale. Da quel momento, smentendo gli esperti d'immagine, il ciccione sudato inizia una straordinaria scalata al successo. Nel 1977 il suo album Bat out of hell frantuma tutti i record di vendita con ottantadue settimane di permanenza in classifica negli Stati Uniti e oltre tre anni in Gran Bretagna, superando i sette milioni di copie vendute in tutto il mondo. L'ormai trentenne Meat Loaf diventa così un idolo dei giovanissimi grazie alla sua carica dal vivo e al fascino delle storie un po' wagneriane di Jim Steinman. La popolarità si mantiene intatta anche negli anni successivi nonostante una produzione non sempre all'altezza della sua fama e un delicato intervento chirurgico alla gola che lo obbliga a star fermo per molto tempo. Nel 1993 festeggia il suo cinquantacinquesimo compleanno pubblicando, con la produzione di Todd Rundgren, l'esplosivo album Bat out of hell II, back into hell, una sorta di seconda parte dell'epopea che l'ha portato al successo. Muore a Nashville il 20 gennaio 2022 per complicazioni insorte dopo aver contratto il Covid - 19.
26 settembre, 2022
26 settembre 1991 – Addio a Billy Vaughn, un geniale costruttore di successi

25 settembre, 2022
25 settembre 2005 - 50 Cent: voglio che gli altri si tolgano dalle palle...

24 settembre, 2022
24 settembre 1986 – Zucchero in blues

23 settembre, 2022
23 settembre 1989 – Milli Vanilli, la breve stagione del duo fantasma

22 settembre, 2022
22 settembre 1994 – Maria Carta, la folksinger che divenne deputata

21 settembre, 2022
21 settembre 1983 – Tutti sul palco per aiutare Ronnie

20 settembre, 2022
20 settembre 1976 - La prima volta della dark lady

19 settembre, 2022
19 settembre 1887 – Cora "Lovie" Austin, una donna tra i pionieri del jazz

18 settembre, 2022
18 settembre 1976 - Il funk dei Wild Cherry

17 settembre, 2022
17 settembre 1988 – Scusa, ma quello non è Mick Jagger?

16 settembre, 2022
16 settembre 1925 - B.B. King, il bluesman dei carcerati
15 settembre, 2022
15 settembre 1983 - Sempre Nomadi

14 settembre, 2022
14 settembre 1963 - Pete Seeger non cede

13 settembre, 2022
13 settembre 1966 - Anna Fougez: il mondo parla e io passo

12 settembre, 2022
12 settembre 1935 - Nasce Trincale, il nostro Woody Guthrie
11 settembre, 2022
11 settembre 1987 – Uno sparo sull’erede di Marley

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